C’è il fronte del porto, con la nuova diga foranea e il tunnel subportuale. Ma c’è anche quello del rigassificatore, che dovrebbe essere spostato da Piombino a Vado Ligure e per il quale Giovanni Toti era commissario di governo, dello scolmatore del Bisagno – l’opera madre che dovrebbe salvare Genova dalle alluvioni – che attende l’arrivo della grande talpa escavatrice dalla Cina e che vedeva anch’esso Toti come Commissario di governo, della scuola politecnica dell’Università di Genova che deve essere trasferita nel parco scientifico e tecnologico di Erzelli. Opere per miliardi. Ma ora, dopo lo tsunami che ha sconvolto i vertici della Regione e del Porto, cosa succederà? Per quanto riguarda lo scolmatore del Bisagno, l’incarico di commissario di Governo dovrebbe passare al presidente della giunta regionale ad interim Alessandro Piana, ma si è ancora in attesa delle determine del ministero. La collina di Erzelli, pensata come cittadella ad alta tecnologia, ha fra i tasselli fondamentali per il suo completamento l’insediamento della Scuola politecnica dell’Università di Genova, che si dovrà trasferire sulla collina dal centro città con un’operazione da 90 milioni.
PoliticaLo scolmatore e il tunnel. Le grandi opere che ora sono a rischio