Venerdì 26 Aprile 2024

Taglio dei parlamentari, Mastella: "E' tutta retorica anti-casta"

L'antico leone democristiano è contrario: il risparmio per i cittadini vale due caffè...

L'ex ministro Clemente Mastella

L'ex ministro Clemente Mastella

Roma, 7 ottobre 2019 - "Ora sono tutti ingegneri. Come quello che non mi voleva far chiudere un ponte progettato da Morandi...". Clemente Mastella, antico leone democristiano, protagonista di tante stagioni politiche, sindaco di Benevento dal 2016, ride amaro.

Che cosa c’entra il ponte? "A Benevento esiste un ponte progettato da Morandi. Faccio fare tutte le verifiche con tecnici Anas, professori universitari, specialisti. Risultato: il ponte va chiuso. Vado a spiegarlo ai cittadini. Uno di alza e, serio serio, mi contesta. Gli chiedo se è ingegnere. ‘No, ho la terza media’, mi risponde, ‘studio sui social’. Ecco, mi pare lo stesso per questi signori che smontano Camera e Senato: tutti ingegneri costituzionali...".

Però con i tagli si risparmia. (risata fragorosa) "Certo. Secondo un recente studio 2,58 euro a persona. Nemmeno due caffè...".

Non è favorevole al taglio. "No, affatto. Distrugge, non riforma. Il segno ‘meno’ non vuol dire meno spese, ma meno rappresentanza. Meno rapporti fra territorio e istituzioni, tra eletto ed elettore".

La solita casta... "Avete stufato. Non dico no alle riforme, bensì ai pasticci. Voglio gente che sa, non che naviga in Rete...".

Quindi tutti fermi. "Non è vero. L’importante è garantire a tutti uguali condizioni. Come negli Stati Uniti. Per legge stabiliamo che ci devono essere un minimo di un senatore e due deputati per provincia. Se no, posti come Sondrio, Benevento o Nuoro restano a bocca asciutta. Poi, come accade negli Usa, la California avrà cento rappresentanti, l’Arkansas dieci. E lo stesso varrebbe per noi a seconda del numero di abitanti".

Con sistema proporzionale? "Mi pare il minimo".

Mastella, la Casta ha stufato. "Bel risultato hanno raggiunto a forza di demolire i partiti...".

Molti parlamentari non facevano nulla. "Un problema solo della politica? Suvvia. Gli eletti rappresentano la società che li ha votati".

Lei è un nostalgico. "Magari non è l’aggettivo giusto, ma sì, rivendico il sistema dei partiti come miglior strumento di mediazione tra gente e istituzioni".

Ma almeno differenziare le funzioni di Camera e Senato? "Qualcosa. Però occhio: pesi e contrappesi è bene ci siano. Specie in tempi così intrisi di populismo...".