Venerdì 26 Aprile 2024

Salvini da Mattarella: "Incontro proiettato nel futuro"

Il vicepremier e titolare del Viminale a colloquio per mezz'ora col capo dello Stato su migranti, mafie, sicurezza. Non si sarebbe parlato del rapporto Lega-magistrati

La macchina con a bordo Matteo Salvini arriva al Quirinale (Ansa)

La macchina con a bordo Matteo Salvini arriva al Quirinale (Ansa)

Roma, 9 luglio 2018 - "Utile, positivo e costruttivo". Matteo Salvini definisce così l'atteso incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un faccia a faccia richiesto da giorni, con il Quirinale che aveva tenuto a precisare che non si sarebbe parlato dei rapporti tra Lega e magistratura.

Il leader del Carroccio, vicepremier e ministro dell'Interno ha lasciato il palazzo del Colle in auto, così come era entrato, senza quindi fermarsi per rilasciare dichiarazioni alla pattuglia dei giornalisti e dei cameraman schierati in piazza in attesa. Il colloquio con il capo dello Stato è durato circa mezz'ora. Nel tardo pomeriggio, a margine di una conferenza stampa al comando generale di carabinieri, Salvini ha detto: "L'incontro con il presidente Mattarella è stato utile a entrambi e proiettato verso il futuro. Qualcuno si occupa del passato, io e il capo della Stato abbiamo lavorato al futuro con soddisfazione di entrambi".

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Da parte loro le consuete fonti del Quirinale parlano di un colloquio molto cordiale, incentrato sulle tematiche del ministero dell'Interno: immigrazione, sicurezza, terrorismo, confisca beni mafiosi, Libia sono stati i temi al centro del colloquio mentre, come previsto fin da sabato, non si sarebbero affrontati temi legati ai procedimenti giudiziari in corso e all'operato della magistratura.

Resta il fatto che Salvini aveva chiesto l'incontro dopo la sentenza della Cassazione sui fondi della Lega e aveva a gran voce parlato di attentato alla democrazia nei confronti di una forza politica italiana portato avanti da alcuni giudici. Anche ieri ha ribadito: "Gli dirò che l'Italia è una Repubblica democratica e che gli unici che decidono sono gli italiani con il voto". Quello che però emerge è che di questo tema, del rapporto politica-magistrati e nello specifico del caso riguardante la Lega, non si sarebbe parlato.