Giovedì 10 Ottobre 2024
ALESSANDRO MALPELO
Politica

Medicina senza test di ammissione, le ragioni del no: “Così sforneremo disoccupati”

Liuzzi (Giovani medici): 9mila laureati di troppo nel 2027

Roma, 24 aprile 2025 – “Inutili i test di ammissione a Medicina? Ma nemmeno per sogno. Spalancare le porte a tutti sarebbe un disastro”, ha pochi dubbi Giammaria Liuzzi, classe 1988, responsabile nazionale Anaao Giovani, la nuova leva dei medici ospedalieri.

Dottore, perché impedire a tante matricole di frequentare l’università?

Giammaria Liuzzi
Giammaria Liuzzi

“Se c’è un test d’ingresso iniquo, questo va riformato ma resta valido. Leggendo il testo approvato si vede che il numero chiuso è rimasto, la prova di accesso è posticipata di 6 mesi, si va a scimmiottare il modello francese dove tutti possono iscriversi ma arriva poi la selezione, e ci sono comunque criticità tanto che a Parigi stanno già pensando di cambiare”.

Quei test sono un terno al lotto, con domande astruse, errori materiali, una valanga di ricorsi degli esclusi.

“Io stesso ho dovuto affrontare quei test, ci sono quiz di cultura generale che poco o nulla hanno a che vedere con la professione”.

Molti giovani medici italiani vanno all’estero per ricevere una remunerazione migliore.

“Ma se allarghiamo troppo si rischia di ritrovarci in Italia una pletora come negli anni ’70. Oggi abbiamo una carenza solo per poche specialità, come il pronto soccorso, che sono pagate poco, con tante responsabilità. Se spalanchiamo le porte finiamo per illudere tanti giovani”.

Eppure oggi noi dobbiamo importare medici e infermieri dall’estero, perché non formarli in Italia?

“Ma negli ultimi sei anni è aumentato il numero di iscrizioni a Medicina. La gente si lamenta perché occorrono sei mesi per una Tac? Ma i radiologi ci sono, il problema è che c’è un sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale e una fuga nel privato. Tra tre anni andranno in pensione 6mila medici ospedalieri, e si laureano in 15mila”.

Perché si dice che mancano i medici?

“Molti se ne vanno quando vedono che i loro colleghi gettonisti guadagnano molto di più. Se ricominciamo a pagare i medici questi torneranno”.