Giovedì 25 Aprile 2024

Forza Italia teme la grande fuga. L'Opa di Salvini parte dai territori

Tanti amministratori locali sarebbero pronti a cambiare casacca Salvini accusa Berlusconi: ha scelto il Pd. "Così il centrodestra finisce per colpa sua"

Silvio Berlusconi lascia l'ospedale San Raffaele (Ansa)

Silvio Berlusconi lascia l'ospedale San Raffaele (Ansa)

Roma, 3 agosto 2018 - "Valeva la pena per la Rai di liberare l’opa di Salvini su Forza Italia?", si chiede un ex ministro berlusconiano gettando lo sguardo sul campo del centrodestra. Tanta confusione, grande tatticismo e – sullo sfondo – la campagna acquisti del Carroccio che è partita. I più maliziosi sostengono che la tracotanza ostentata dal leader leghista servisse a creare le condizioni per facilitare un esodo avviato da tempo. Attenzione: non bisogna guardare i corridoi di Montecitorio o di Palazzo Madama. "Non ci sono transfughi", chiarisce Mulè, portavoce dei gruppi FI. Già, per il momento, il Matteo milanese non ha interesse a prendere parlamentari: la maggioranza giallo-verde è ampia magari se ne riparlerà in autunno, quando alcuni nodi verranno al pettine. Il ministro dell’Interno guarda al sodo, guarda ai territori, ai dirigenti sconosciuti nella capitale che, però, veicolano migliaia di voti. I fatti sembrano premiare questa strategia che – finora – è andata avanti a fari spenti.

Salvini accusa Berlusconi: ha scelto il Pd. "Così il centrodestra finisce per colpa sua"

Prendiamo la Campania. Dopo una serie di amministratori locali (dal vicepresidente del consiglio comunale di Salerno, Zitarosa al sindaco di San Giuseppe Vesuviano Catapano e la sua maggioranza) tra le braccia di Salvini potrebbe finire mister 23 mila preferenze, ovvero il consigliere regionale Gianpiero Zinzi. "È crollato un muro", sorride il coordinatore leghista della regione, Cantalamessa. Anche nel Lazio: si racconta che un centinaio di amministratori azzurri si accalchi sull’uscio leghista, con un intero territorio – quello ciociaro – pronto a saltare il fosso azzurro. Un esodo funzionale all’obiettivo: far incetta di consensi alle prossime europee. Sono elezioni con le preferenze, quindi servono politici con i voti. Ecco perché tra i corteggiati c’è Raffaele Fitto, l’ ex ministro forzista leader di Noi con l’Italia che, malgrado non sia stato rieletto in Puglia ha un seguito importante. E che dire della Sicilia? Non sono pochi gli ex fedelissimi del Cavaliere che ‘annusano’ il suo alleato: dal messinese Germanà all’ex senatore catanese Enzo Gibiino.

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In fin dei conti, i sondaggi segnalano che il Carroccio ha i maggiori margini di crescita. Come nel resto d’Italia. Dice Paolo Grimoldi, segretario della lega lombarda: "In Bellerio (sede del movimento, ndr) ho fatto più incontri con esponenti di FI che con leghisti". E c’è chi scommette che – fra gli eletti azzurri all’uninominale in Toscana – ci potrebbe essere qualche "traditore" come tra gli attuali europarlamentari: gli spazi per Bruxelles sono ridotti, bisogna puntare su un cavallo vincente.

Con ben altro passo felpato si muovono i vertici azzurri: non sono nel mirino di Salvini, ma è impossibile non notare la divisione tra anti-leghisti giurati come Brunetta o Carfagna e quelli che ammettono un rapporto diretto con il capo leghista. Come Nunzia De Girolamo, che al momento resta in stand by, e soprattutto Giovanni Toti, "l’eroe del giorno dopo" come lo definisce sarcastico un leghista, che ha appena lanciato il suo progetto, ‘Vivaio Liguria’. I bagagli ce li hanno, ma nascosti in cantina: a portarli fuori, per ora, è stata solo la Mussolini. Chi vive peggio questa situazione è Silvio Berlusconi, spiazzato sia dall’offensiva del vicepremier sia dalla rivolta dei suoi colonnelli terrorizzati dalla cannibalizzazione leghista, i quali rispondono all’offensiva annunciando il passaggio a Forza Italia di 150 amministratori calabresi e di alcuni sindaci del Cremonese nonché il lancio dei congressi FI a fine anno. Tormentato dal fantasma della rottura e preoccupato dai dati dei territori il Cavaliere cerca di ricucire lo strappo: "Il centrodestra è ineliminabile, dobbiamo andare sempre d’accordo".