Venerdì 17 Maggio 2024
MONICA GUZZI
Politica

Elezioni suppletive a Monza, Cappato: "Non faccio promesse inutili. La mia Brianza sarà più verde"

Il voto per il seggio al Senato che fu di Silvio Berlusconi. Il radicale candidato per centrosinistra e M5s: “Galliani è stato un avversario assente. In queste settimane molti sono venuti a ringraziarmi per quello che ho fatto sul fine vita"

Marco Cappato, 52 anni, attivista radicale, è candidato con il centrosinistra

Marco Cappato, 52 anni, attivista radicale, è candidato con il centrosinistra

Monza, 18 ottobre 2023 – Cinquanta eventi in cinquanta comuni. Marco Cappato ha mantenuto la promessa e ora ci crede. Sembrano passati anni luce da quando, in piena estate, il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, già eurodeputato con la lista Bonino, è sceso sotto l’Arengario per annunciare la sua candidatura al Senato nel seggio di Berlusconi, sfidando il centrosinistra ad appoggiarlo "in difesa dei diritti contro la deriva dell’attuale destra". Incassati i sì dall’alto di Pd e M5s su una base inizialmente gelida, si era ripromesso di convincere tutti con una campagna porta a porta, città per città. Oggi l’entusiasmo è palpabile: la partita contro un big come Adriano Galliani è tutta da giocare.

Cinquanta eventi: quanti chilometri ha percorso finora?

"Come minimo sono mille chilometri, percorsi in lungo e in largo in strade ultra trafficate con enormi problemi di trasporti".

Che cosa le ha portato questa campagna elettorale tra la gente, all’americana?

"Ho aperto personalmente la sede di Vedano al Lambro, cittadina dove sono cresciuto, e, sorpresa, le bariste del locale vicino, tutte leghiste, mi hanno accolto con entusiasmo, qualcuna mi voterà. A Monza la signora che fa le frittelle in corso Italia ha le mie foto ovunque, è scatenata. È una campagna all’americana fatta così fin dall’inizio perché la logica del collegio uninominale consente di tornare a votare la persona".

Entusiasmo e disinformazione sono gli opposti della stessa medaglia in questa campagna elettorale. Cosa ne pensa?

"Non c’è il traino delle elezioni nazionali e del conseguente dibattito sulle televisioni, così molti non sanno ancora che domenica e lunedì si vota. Molte persone non ne vogliono sapere. Dopo tanta insistenza abbiamo ottenuto una tribuna politica in tivù".

E come è andata?

"Galliani non si è nemmeno presentato alla registrazione. Assenteista da senatore nella scorsa legislatura, quando ha totalizzato meno della metà delle presenze, e ora assenteista da candidato. Un lavoratore comune sarebbe stato licenziato in tronco. Difficile con questo comportamento sperare di battere l’astensionismo ai seggi".

Per i suoi nemici lei è quello che porta la gente a morire in Svizzera…

"In realtà in queste settimane molti sono venuti a ringraziarmi per quello che ho fatto sul fine vita, è un aspetto trasversale ai partiti e alle religioni. I cattolici sanno distinguere tra religione e legge. Il mio avversario diretto, tra un filmato con Papu Gomez e una maglia del Monza regalata, un atto politico l’ha fatto: sottoscrivere il manifesto del Movimento pro vita e famiglia di coloro che vorrebbero abolire le leggi su aborto e divorzio con l’illusione di inseguire i voti cattolici, tornando indietro di 60 anni".

Cos’è la Brianza per lei? Ha debuttato sostenendo di voler far partire da qui un progetto per l’Italia. Cosa significa?

"La Brianza è il posto dove sono cresciuto, tra Vedano e il liceo Zucchi a Monza, ed è una zona di grande dinamicità, dove tutto può diventare possibile in termini di impresa, lavoro, studio. Ma qui lo sviluppo è avvenuto senza che la politica fosse in grado di conciliarlo con la qualità dell’ambiente. Il risultato è che siamo nella provincia più cementificata d’Italia. Bisogna puntare sull’innovazione ambientale e sull’innovazione tecnologica, creare le condizioni perché quest’area sia attrattiva per il tessuto produttivo".

Lo scontro sul cantiere di Pedemontana si lega a questi temi?

"Con Brebemi si è consumato un enorme spreco ambientale sostenendo che l’autostrada si sarebbe pagata da sola con i pedaggi. Sappiamo che non è andata così. Il problema di Pedemontana è lo stesso: vogliamo destinare enormi risorse pubbliche per realizzare un’altra autostrada o per potenziare i trasporti pubblici? Nuove autostrade o mobilità sostenibile? Su questo tema si può fare un referendum. Così come serve un referendum sulla sanità, per il potenziamento del pubblico. La partecipazione democratica su questi temi è fondamentale".

Ha un sogno?

"Già con questa legge di bilancio si potrebbero sbloccare 19 miliardi di euro di sussidi alle fonti fossili per investirli in una detassazione di chi ha i proventi più bassi sia del lavoro dipendente sia di quello autonomo".

Concludiamo con gli impegni: cosa farà se verrà eletto?

"Non ho promesse da fare. In tutti questi incontri mi sono impegnato a fare cose che faccio già. Se verrò eletto lo farò con più forza".

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