Sabato 5 Ottobre 2024
NINO FEMIANI
Politica

Sandra Lonardo: "Mi trovate sulla scheda. Sono Lady Mastella"

Sandra Mastella si candida con Stati Uniti d’Europa per le Europee, portando la testimonianza delle ingiustizie subite dalla giustizia italiana. Motivata dall'appello di Renzi, punta a superare il 4% di sbarramento. Critica Calenda e difende il suo cognome. La famiglia Mastella ha una rete di relazioni vivida.

"Sarò la testimonial della malagiustizia". Sandra Mastella si carica il fardello di coloro che hanno subito un torto dalla giustizia e si candida con Stati Uniti d’Europa per le Europee dell’8 e 9 giugno.

Aveva detto che non si sarebbe candidata, poi ha accettato. Cosa le ha fatto cambiare idea?

"L’appello accorato che mi ha rivolto Matteo Renzi, mi ha descritto come un simbolo delle ingiustizie e dell’aggressione giustizialista. Voglio portare nel Parlamento europeo la mia storia di sofferenza che è simile a quella di tantissimi italiani e anche di molti politici che vedono i loro processi celebrati sulla stampa, mettendo fine a carriere e travolgendo famiglie e vite private. Sono ferite che non guariscono mai, si ammazza la psiche della gente".

Sta pensando a quello che è successo al governatore Giovanni Toti?

"Grande solidarietà a Toti che conosco e giudico una persona molto perbene. Ho l’impressione che si siano invertiti i paradigmi e che lui debba dimostrare la sua innocenza, mentre dovrebbero essere i magistrati a dimostrarne la colpevolezza"".

È fiduciosa sul superamento dello sbarramento del 4%?

"Sto trovando in giro molta fiducia e adesione al nostro progetto. Non ho dubbi sul superamento del quorum. Renzi è una persona capacissima, un ottimo politico".

Che ne pensa di Calenda?

"Si è comportato malissimo con mio marito Clemente, è stato anche denunciato (il leader di Azione aveva scritto: “Cuffaro, Cesaro e Mastella. La cultura della mafia è l’opposto dei valori europei“, ndr). Prima di parlare il signor Calenda si informi sulle persone".

Avrà ricevuto tante telefonate per la candidatura. Mi dice quella che le ha fatto più piacere?

"Di una vecchietta di novanta anni che mi ha detto: Sandra ti ho sempre votato, lo farò anche questa volta".

Lei si candida nel collegio Sud come Lady Mastella.

"Dove sta il problema? Lady Mastella era scritto in modo infamante negli atti giudiziari contro di me e sui giornali, una cosa gravissima senza che nessuno allora si scandalizzasse. Non ho visto alcun magistrato che dicesse: cancellate questa cosa obbrobriosa. E poi ci sono donne che hanno usato il cognome del marito per una vita, non capisco perché non possa farlo io per un’elezione. È un brand di famiglia".

E la rete di relazioni della famiglia Mastella come è?

"Molto vivida".

Nell’ultima intervista fatta per Quotidiano Nazionale, lei preparava panettoni. Una fase archiviata?

"Macché, faccio ancora tutto. Lo sa come mi chiamano? Duracell. Per gli intimi sono un moto perpetuo. Infatti spazio dall’ikebana ai panettoni realizzati con falanghina e miele di Sulla e non mi fermo mai".

Suo marito l’ha scoraggiata?

"No, affatto. La politica è una passione di famiglia, siamo sempre in campagna elettorale".