Giovedì 9 Maggio 2024

Flat tax 2019, Salvini: "Non esiste progressiva". Scontro coi 5 Stelle

Il leader del Carroccio: "L'idea rivoluzionaria è che la tassa sia unica e uguale per tutti". Di Maio: "Deve aiutare le famiglie, sarò io il garante"

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (ImagoE)

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (ImagoE)

Roma, 8 aprile 2019 - Continuano le tensioni sulla flat tax tra Lega e Movimento 5 Stelle, in attesa che il Documento di Economia e Finanza veda la luce. Matteo Salvini non arretra: "Dobbiamo entrare nelle case degli italiani e abbassare le tasse", ribadisce oggi. Il nodo sembra spostarsi sul piano tecnico, con il sottosegretario pentastellato agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano che spiega come la flat tax debba "essere necessariamente pensata in modo progressivo, come dice la Costituzione". Immediata la replica del vicepremier leghista: "Non esiste una flat tax progressiva". Per Salvini "l'idea rivoluzionaria della flat tax è che è unica, piatta e uguale per tutti". 

Una linea, quella della Lega, che non trova seguito neppure nelle parole di Luigi Di Maio. Il vicepremier grillino annuncia sì l'ingresso della misura nel Def, ma non toglie il paletto già fissato ieri: "L'unica cosa è che deve aiutare il ceto medio, non i ricchi". Parole che difficilmente si conciliano con un'aliquota unica, ma aprono la strada a una versione progressiva dell'imposizione. Di Maio tiene il punto: "Sarò io il garante della flat tax, che si deve fare e che entrerà nel Def". Sull'abbassare le tasse tutti d'accordo quindi, ma sulla modalità la convergenza ancora non c'è. 

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NODO PROGRESSIVITA' - "Il grande dibattito non deve essere sul sì o sul no - dice Di Stefano - ma, come ha detto Di Maio, sul come fare la flat tax, perchè la Costituzione prevede una progressività della partecipazione dei cittadini alle casse dello Stato in base al proprio reddito".

Le dichiarazioni successive di Salvini stoppano quindi il sottosegretario, ma riservano toni più pacati a Di Maio: "Bene che la flat tax aiuti le famiglie, a me interessa la sostanza e che si rispetti l'impegno preso con gli italiani". Le affermazioni di Stefano Buffagni, nel pomeriggio, lasciano intendere che i 5 Stelle non abbiano nessuna intenzione di cedere: "La flat tax è nel contratto di governo e sarà nel Def", spiega il sottosegratario. E chiarisce: "C'è una Costituzione che prevede alcune regole ed è sovrana, e io sono fedele alla Repubblica". Quindi: "Bisogna affrontare le cose con serietà e contenuti e non a titoli".

COSA DICE LA COSTITUZIONE - La Carta parla delle tasse all'articolo 53.  "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva - si legge -. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività". Per progressività si intende una tassazione che non colpisce in maniera proporzionale, ma con l'aliquota che aumenta al crescere del reddito

FOCUS / Come la flat tax può rispettare la Costituzione

SALTA VERTICE SUL DEF - L'occasione per sbloccare lo stallo e conciliare gli animi poteva essere il vertice di maggioranza sul Def in programma nel pomeriggio a Palazzo Chigi. La riunione è saltata perché il tavolo governo-risparmiatori è durato più del previsto e il premier Conte era impegnato alle 16 a Milano. L'unica possibilità per un confronto resterebbe per domani nel primo pomeriggio prima della riunione del Consiglio dei ministri convocato per le 16.30 per il via libera al Documento di Economia e Finanza. 

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