Venerdì 26 Aprile 2024

Europee 2019, M5s cambia tutto: candidati solo con laurea e buon inglese

A decidere i capilista non basteranno più i clic, ma servirà l'ok di Luigi Di Maio

Luigi Di Maio e i parlamentari del  M5s (ImagoE)

Luigi Di Maio e i parlamentari del M5s (ImagoE)

Roma, 13 febbraio 2019 - L'uno vale uno, il mantra delle democrazia diretta, l'idea della cuoca di Lenin in grado di dirigere gli affari di Stato saranno ormai un ricordo. Alle Europee di maggio, i 5 Stelle hanno deciso di cambiare tutto. Dimenticate i dilettanti allo sbaraglio delle tornate elettorali precedenti, i 5 Stelle vogliono ripartire dal merito. Ma c'è di più. A decidere i capilista non basteranno i clic che hanno reso famosi i grillini, ma ci vorrà l'ok del capo politico, cioè quel Luigi Di Maio che dopo ore si silenzio ha deciso di trasformare il Movimento in partito (anche a livello locale, preconizzando alleanze con le liste civiche). Sarà, infatti, Di Maio a scegliere i capilista per le circoscrizioni plurinominali delle prossime Europee e sempre al capo politico del M5S spetterà l'ultima parola sulle candidature in generale. Insomma, una mezza rivoluzione, anche se c'è chi ricorda l'esperienza dei capilista nei collegi uninominali delle Politiche. Certo, il nome dei capilista poi dovrà essere ratificato dagli iscritti su Rousseau, ma è chiaro che questo ulteriore accentramento nelle mani del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo, farà non poco infuriare la base stellata e anche l'ala sinistra da sempre critica su questo accentramento di potere.

Il web è già in fermento. Tra i meriti contestati c'è la laurea, visto che Di Maio non ce l'ha e fa il vicepremier. Come si legge nel blog delle Stelle, tra le nuove regole si terrà più in conto il curriculum, le esperienze pregresse e le attività svolte per il Movimento e su Rousseau. Tra i titoli preferenziali, appunto c'è la laurea triennale o specialistica, un dottorato di ricerca o un master post-laurea. Per la conoscenza della lingua inglese si deve possedere almeno un livello B2 o un livello superiore. Saranno considerati anche menzioni speciali e premi riconducibili a svariati ambiti (sociali, sportivi, culturali e imprenditoriali) e avranno possibilità di essere in pole per la candidatura i 'supercompetenti', cioè coloro che hanno un alto livello professionale. Infine, viene considerato un titolo preferenziale il fatto di essere un portavoce del Movimento 5 Stelle. 

L'ordine di presentazione dei candidati - si legge sul blog delle Stelle - in sede di votazione sarà determinata dal possesso dei 'meriti'. I candidati con più 'meriti' saranno visualizzati nella parte più alta dell'elenco.