Regionali, Di Maio: "Il governo non cadrà. Ragionare su alleanze con liste civiche"

Il vicepremier: "Dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci". Salvini: "Ho visto Luigi, avanti serenamente"

I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini alla Camera (Ansa)

I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini alla Camera (Ansa)

Strasburgo, 13 febbraio 2019 - Nessuna crisi di governo in vista, ma soprattutto quanti prospettano il tramonto del M5s "si mettano l'anima in pace perché non è così". Il vicepremier Luigi Di Maio scende in campo per cercare di dissipare le nuvole nere che si agitano sopra il cielo dei 5 Stelle da domenica scorsa, da quando cioè il centrodestra a traino della Lega ha trionfato alle elezioni regionali in Abruzzo. "C'è chi pensa che per vincere in Abruzzo dovevamo far cadere il governo. Questo finché ci sarò io non avverrà - rassicura il leader politico del Movimento in un post sul blog delle Stelle -. I nostri iscritti hanno votato il contratto di governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei". 

Poi Di Maio passa all'analisi del voto del 10 febbraio. "Ogni volta che il M5s ottiene alle elezioni locali un risultato inferiore a quello delle politiche, c'è chi non parla d'altro che della sua fine imminente - scrive ancora -. Basta vedere i dati. Alle elezioni comunali di giugno 2017 abbiamo preso di media il 7,8%" e poi "il 33% alle politiche". E, prosegue, "a giugno 2018 abbiamo preso in media il 12% alle comunali. Quindi si mettano l'anima in pace perché non è così". 

Il vicepremier grillino però ammette che "è necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando come a volte accade". "Questo vuol dire pure che dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci - continua -. Mi ha colpito il fatto che in alcune regioni in questi anni siamo rimasti nella nostra 'zona di comfort', evitando di incontrare categorie importanti come ad esempio quelle dell'imprenditoria e del volontariato. E' ora di farlo". 

E, per la prima volta, apre anche alla possibilità di alleanze elettoriali. "Nelle prossime settimane presenterò agli iscritti del MoVimento delle proposte da sottoporre a consultazioni online. Dobbiamo affrontare il tema dell'organizzazione nazionale e locale, dobbiamo aprire ai mondi con cui sui territori non abbiamo mai parlato a partire dalle imprese, dobbiamo decidere se guardare alle liste civiche radicate sul territorio", scrive per poi sottolineare come "il MoVimento 5 Stelle oggi è l'unico argine a Berlusconi ministro della giustizia o dell'economia". 

SALVINI - E di esecutivo stabile parla anche l'altro vicepremier Matteo Salvini, rassicurando gli alleati grillini. "Il governo è forte e stabile e va avanti serenamente: non ha bisogno di argini contro nessuno", dice con un chiaro riferimento a quella frase sul M5s "unico argine a Berlusconi". E a chi gli chiede dei rapporti con il collega 5 Stelle risponde: "Ho visto Luigi Di Maio, sta bene...".