Sabato 27 Aprile 2024

Elezioni europee, c’è l’accordo tra Italia Viva e +Europa. Calenda il grande assente

L'ex ministro sarebbe orientato a correre da solo provando la scalata alla soglia di sbarramento fissata al 4%

Matteo Renzi di Italia Viva e Emma Bonino (Ansa)

Matteo Renzi di Italia Viva e Emma Bonino (Ansa)

Roma, 26 marzo 2024 - L'ufficialità dovrebbe arrivare domani quando è atteso un incontro fra i leader della forze coinvolte in quella che si profila come la costituzione di un lista di scopo per superare lo sbarramento previsto alle Europee. L'accordo fra Più Europa e Italia viva è ormai cosa fatta. Del progetto, fanno parte i partiti liberaldemocratici e centristi, come Libdem, Radicali, Psi, Volt. Ma il grande assente è il partito di Carlo Calenda, Azione. L'ex ministro sarebbe orientato infatti a correre da solo provando la scalata alla soglia di sbarramento fissata al 4%.

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Intanto la formazione battezzata da Matteo Renzi dovrebbe chiamarsi Stati Uniti d'Europa, lo stesso nome dell'iniziativa organizzata a Roma a fine febbraio da Più Europa proprio per lanciare la lista di scopo. L'ex premier, sui social aveva fatto qualche riferimento al progetto non lesinando riferimenti ai veti che ostacolerebbero il raggiungimento della soglia elettorale. "Stiamo lavorando per portare a Bruxelles diversi - scrive su X - parlamentari europei che non siano sovranità o populisti. Persone che credono negli Stati Uniti d’Europa. Persone che fanno politica. Perché serve l’Europa e serve la politica, mai come in questo momento drammatico per il futuro del pianeta. C’è chi pensa ai veti, io penso ai voti. Sono convinto che faremo un grande risultato, ci date una mano?". Il riferimento, neanche troppo velato, è proprio all'ex alleato Calenda anche se i promotori della lista lasciano la porta aperta nel caso in cui il segretario di Azione - che finora ha detto "no" - cambi idea. Anche nel centrodestra, Noi Moderati di Maurizio Lupi dovrà fare i conti con una legge elettorale che non premia i piccoli partiti. L'ex ministro sarebbe orientato verso l'accordo con Forza Italia che dovrebbe tradursi nell'espressione di una percentuale di candidature da definire in alcuni dei collegi elettorali.