Roma, 26 marzo 2024 – Tra i candidati del Pd alle Europee ci sono Lucia Annunziata e Antonio Decaro, la giornalista come capolista al Sud e il sindaco di Bari come numero due. L’annuncio arriva dalla segretaria del Pd Elly Schlein a DiMartedì su LA7. "Stiamo costruendo le liste – afferma Schlein - e stiamo costruendo una squadra che metta insieme un'apertura verso la società civile. Accanto a questo, naturalmente, le più solide figure del partito. Posso già dare un'anticipazione: abbiamo chiesto a Lucia Annunziata di guidare la lista del Pd al Sud, non solo perché è una figura di grande valore per il lavoro che ha fatto da giornalista per tanti anni, ma soprattutto perché ha una grandissima conoscenza della politica estera e internazionale. Il numero due sarà uno dei più bravi sindaci d'Italia, sto parlando di Antonio Decaro".
Riguardo alla sua di candidatura, Schlein ha detto: "Sto riflettendo se candidarmi, prima voglio costruire la squadra. La leader si spenderà in ogni caso, sempre e comunque".
Il caso Decaro
Il sindaco di Bari negli ultimi giorni è finito al centro delle polemiche per le presunte infiltrazioni mafiose nel Comune, le parole del governatore Emiliano (“portai Decaro a casa della sorella del boss”) e per la foto fatta con quelle che sono (ma lui non lo sapeva, dice il sindaco) sorella e nipote del boss Capriati, in carcere da oltre 30 anni.
“Io non avrei detto quelle parole ma non avrei fatto quel passaggio. Però chiariamo che Michele Emiliano è un magistrato e ha sempre lavorato per metterli in carcere i mafiosi”, ha affermato stasera Schlein parlando della vicenda legata al sindaco di Bari. A questo proposito ha poi sottolineato come “l'impegno di Decaro contro la criminalità organizzata parla per lui”. Quanto alla foto incriminata, Schlein ha osservato che “mi sembra sia stato chiarito che è stata scattata a una festa di San Nicola e che succeda che tanti ti chiedano un selfie. Succede a tutti. Mi sembra sia accaduto anche con altre foto di politici che hanno dovuto poi dare spiegazioni: Salvini con un capo ultrà, o Meloni con uno del clan Spada...”.