Giovedì 2 Maggio 2024

Elezioni Basilicata, Bardi vuole il bis: "Con me leghisti e renziani. Autonomia? Tutelo il sud"

Il governatore uscente e candidato del centrodestra rivendica successi e progetti futuri in sanità, infrastrutture e aeroporto. E punta all'autosufficienza energetica

Vito Bardi, 72 anni, presidente di centrodestra della Basilicata

Vito Bardi, 72 anni, presidente di centrodestra della Basilicata

Potenza, 19 aprile 2024 – Vito Bardi è stato il primo presidente di centrodestra della Basilicata. Scelto da Berlusconi, nel 2024 l’ex generale della Finanza si ricandida in una coalizione che comprende Italia Viva e Azione. E rivendica il lavoro svolto: "La facoltà di Medicina, i bonus acqua e gas realizzati con le compensazioni ambientali, la lotta al Covid-19, per cui medici e personale sanitario hanno dato prova di cosa sono capaci i lucani se in difficoltà".

Quali sono invece le cose che migliorerebbe se fosse chiamato a un secondo mandato?

"Sicuramente la prima è la sanità. Una regione con 131 comuni su 10 mila chilometri quadrati ha oggettive difficoltà. Abbiamo bisogno di medici e infermieri: stiamo facendo reclutamenti e bandi. Un altro problema, che abbiamo ereditato, sono le infrastrutture. Abbiamo messo le basi in questi cinque anni. Adesso dobbiamo realizzare. Infine, l’aeroporto. Siamo a buon punto, abbiamo dato gli appalti. Credo che nel prossimo mandato sarà inaugurato".

In questi anni lei ha avuto spesso scontri con la Lega.

"Ma no, il rapporto con il Carroccio è sempre stato buono: sulle questioni di sostanza siamo d’accordo. Forse c’era un po’ di competizione: qualcuno di loro avrebbe voluto candidarsi a presidente. Ma io ho un attimo rapporto con Salvini, che è sempre stato disponibile specialmente nel campo delle infrastrutture".

Si aspettava l’appoggio di Renzi e Calenda?

"Iv e Azione hanno già scelto altre volte di appoggiare i candidati in base ai programmi. Hanno deciso che con Bardi si può collaborare, ben venga. Nella coalizione c’è un buon clima, sono fiducioso".

Autosufficienza energetica: cos’è e perché ci punta?

"È cercare di sfruttare le risorse petrolifere per dare ai lucani quello che si aspettano. Come il bonus gas. Abbiamo fatto bandi per chi non ha il metano allo scopo di installare pannelli solari e caldaie a condensazione a costo zero. Così abbiamo diminuito le emissioni di Co2 e abbiamo costruito la transizione energetica. Abbiamo altri 25 milioni quest’anno da spendere per portare i benefici alla maggior parte dei cittadini".

L’opposizione dice che la Regione ha portato avanti una spesa facile, senza bandi e senza progetti. E prendendosi meriti che non sono suoi.

"Purtroppo molti nel centrosinistra si sono dati come programma la denuncia dei limiti che storicamente ostacolano lo sviluppo della Basilicata, dimenticando di esserne responsabili".

Cosa pensa del disegno di legge sull’autonomia differenziata della Lega che sta scatenando diverse proteste al Sud?

"Io non sosterrò mai un disegno che vada contro gli interessi del Mezzogiorno e della Basilicata. Ma non voglio dire un no ideologico, come fa la sinistra che pure questo percorso l’ha avviato. Secondo me la necessità di ridefinire le relazioni tra Stato e Regioni c’è, perché il mondo è cambiato. La condizione di oggi genera la dipendenza del Sud che produce l’assistenzialismo. Io voglio un’autonomia condizionata a garanzie indispensabili. Per tutelare gli interessi dei lucani e del Mezzogiorno. Altrimenti sarò anche io contro".