Matteo Renzi e Carlo Calenda, i due leader rispettivamente di Iv e Azione, sono "promessi sposi" litigarelli davanti all'altare del partito unico. La crisi nel Terzo polo è scoppiata da tempo ma negli ultimi giorni sta mettendo in discussione lo stesso progetto che, tra l'altro, sarebbe importante per i due partiti considerando che non hanno brillato alle ultime elezioni regionali e che sono in vista le Europee 2024, dove lo sbarramento sarà al 4%. L'esito del comitato tecnico politico convocato da Calenda e dello scontro lo potrete leggere sui nostri giornali e nell'aggiornamento della redazione online. Ma intanto, nel podcast "Un altro giorno", ragioniamo con il politologo Gianfranco Pasquino e con il sondaggista Antonio Noto dei due "ego" politici che ci hanno abituato ai colpi di scena e di cosa potrebbe nascondersi dietro l'eventuale rottura (soprattutto da parte di Renzi). E ancora, parliamo di un fantomatico partito di centro, sulla carta "interessante per il 15% degli elettori" ma, spiega Noto, del quale finora è stato chiaro solo il posizionamento, meno i contenuti.
Ha collaborato Marco Santangelo