Venerdì 3 Maggio 2024

Quando vale la pena rischiare. Giacomo ha esaudito un sogno

Dottorando in economia è stato premiato da Harvard con un progetto sul cinema

Quando vale la pena rischiare  Giacomo ha esaudito un sogno

Quando vale la pena rischiare Giacomo ha esaudito un sogno

Ho studiato economia direi tutta la vita. Cinque anni di ragioneria prima, cinque anni di università poi e sono sempre stato appassionato di cinema. Ho iniziato a lavorare a Milano, in ambito economico, ovviamente. Un buon lavoro e un percorso professionale che sembrava essere ben delineato.

Ma nel frattempo la mia passione per il cinema continuava a rimanere fortissima e intatta. Le persone quando vengono a sapere che sei un appassionato di cinema ti chiedono sempre qual è il tuo film preferito. Rispondo sempre nominando un film diverso. Per me c’è qualcosa di magico in qualsiasi film, qualsiasi sia la trama o il genere. Un giorno, mosso da questa passione, forse anche in maniera un po’ incosciente, decido di rischiare.

Lascio Milano, una città che può darti molto dal punto di vista professionale e retributivo e provo a realizzare un sogno: lavorare, anche se con un taglio economico, visto il mio background, nel cinema. Ho fatto il concorso per l’ammissione al dottorato in Economia Aziendale e Management all’Università di Pisa. L’ho vinto. Ho avuto la possibilità di elaborare un progetto di ricerca in ambito strategia aziendale e cinema.

E pochi giorni fa la bella e altrettanto imprevista notizia della vittoria dell’Alfred D. Chandler Jr. Travel Fellowship assegnato dall’università più prestigiosa al mondo: Harvard. Grazie a questo premio avrò la possibilità di svolgere attività di ricerca nel campus dell’Università di Harvard che conserva documenti dal grande valore storico relativi ai principali studios hollywoodiani.

Quindi, rischiate per inseguire i vostri sogni, a volte succedono cose che neanche vi potete immaginare. Ho iniziato anche a collaborare con un’azienda del settore cinematografico per un importante progetto.

Ovviamente non posso considerarmi pienamente realizzato a 27 anni ma, rischiando per inseguire un sogno, sto iniziando a togliermi grandi soddisfazioni. Vorrei ringraziare i miei genitori, i miei amici e tutti quelli con cui lavoro quotidianamente che mi hanno sempre supportato. Vorrei anche ringraziare le comunità di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Seravezza dove sono cresciuto, che mi hanno dato tanto e alle quali mi sento molto legato.