Venerdì 17 Maggio 2024
Giovanni Ballerini
QN Nuove generazioni

’Quale allegria’ di Rosmy. Omaggio a Lucio Dalla, con nostalgia

La canzone "Quale allegria" di Lucio Dalla, dedicata alla madre scomparsa, è stata reinterpretata con pathos da Rosmy con la NU-Ork Orchestra.

Rosmy

Rosmy

Quale allegria. Se non riesco neanche più a immaginarti.

Senza sapere se volare,

se strisciare. Insomma, non so più dove cercarti.

Quale allegria. Quale allegria. Senza far finta di dormire. Con la tua guancia sulla mia. Saper invece che domani, ciao come stai. Una pacca sulla

spalla e via. Quale allegria. Quale allegria. Cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino. Di essere un bambino. Con un sorriso ospitale ridere,

cantare, far casino. Insomma far finta che sia sempre un carnevale. Sempre un carnevale.

Senza allegria. Uscire presto la mattina. La testa piena di pensieri. Scansare macchine, giornali. Tornare in fretta a casa. Tanto oggi è come ieri. Senza allegria.

A volte capita che una cover ben fatta risvegli l’interesse verso il pezzo originale. È il caso della canzone ’Quale allegria’, composta da Lucio Dalla con sommessa malinconia e dolore per la scomparsa della madre, Iole, nel 1976. Il brano fu scritto per Ornella Vanoni, che la interpretò con grande charme, ma fu cantato anche dallo stesso Dalla, che nel 1977 lo inserì nel suo settimo album ’Come è profondo il mare’. La canzone recentemente è stata ripresa, con pathos e personalità dalla cantautrice Rosmy che ha interpretato con intensità la versione sinfonica realizzata con la NU-Ork Orchestra dal maestro Beppe D’Onghia (che in passato ha prodotto lo stesso Dalla). Al pezzo è stato dedicato un bel video in bianco e nero, ricco di nostalgia (visibile su Youtube).