Venerdì 8 Novembre 2024

Sparatoria a Sant’Anastasia, bimba operata fuori pericolo. Sindaco vuole limitare abuso di armi

Nel locale per una festa di compleanno c'erano anche altri minori, rimasti incolumi per puro caso. Si è costituito il 17enne che ha compiuto la ‘stesa’ con revolver e mitra insieme al 19enne Emanuele Civita: sono sottoposti a fermo per tentato omicidio e porto illegale di armi

Napoli, 25 maggio 2023 – É fuori pericolo la bimba di 10 anni ferita con i genitori all'esterno del bar-gelateria di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli, da una raffica di proiettili esplosa da due giovani, di 19 e 17 anni, entrambi sottoposti a fermo per tentato omicidio. La piccola è stata raggiunta da un proiettile a uno zigomo: i medici dell'ospedale pediatrico Santobono hanno dovuto sottoporla ieri a due interventi chirurgici, la prognosi per la piccola paziente resta riservata ma non è in pericolo di vita.

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Manfredi: “Limitare abuso armi”

"Sono stato in contatto con i sanitari, mi hanno riferito che il decorso è positivo ma dobbiamo attendere che si sciolga la prognosi. Per fortuna non ci sono state conseguenze ancora più gravi di un gesto che è assurdo. Purtroppo viviamo questa violenza fatta da giovanissimi che utilizzano le armi in maniera sconsiderata. Questo è un tema da affrontare a livello nazionale perché abbiamo la necessità di regole più severe per limitare l'abuso delle armi". Lo ha detto a margine di un evento alla Mostra d'Oltremare il sindaco della Città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, su quanto avvenuto ieri a Sant'Anastasia.

Nel bar festa di compleanno

La folle sparatoria avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. Nel bar infatti era in corso una festa a cui stavano partecipando una decina di bambini, rimasti scioccati dall'accaduto ma fortunatamente tutti incolumi. Tra questi anche il fratellino di 6 anni della piccola vittima, che al momento della ‘stesa’, ossia la sparatoria a scopo di intimidazione, era all’interno del locale con amici di famiglia, oltre ai genitori della bambina rimasti feriti: la mamma, in particolare, è stata colpita all’addome ma non è mai stata in pericolo di vita.

Serata di ordinaria follia

Serata di, purtroppo ordinaria, follia quella di martedì sera a Sant'Anastasia, alle porte di Napoli, dove una bambina di 10 anni è stata colpita accidentalmente alla testa da uno dei colpi, almeno dieci, esplosi davanti ad un bar dove si trovava a mangiare un gelato insieme alla mamma e al papà, feriti anche loro in maniera lieve. Anche la bambina se la caverà: miracolosamente il proiettile che l'ha centrata si è fermato allo zigomo.

A sparare, due ragazzi a bordo di uno scooter. Che in meno di 24 ore sono stati entrambi fermati dopo che attorno a loro si era stretto il cerchio carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, coordinati dalla Dda e dalla procura dei minorenni di Napoli.

Tutti e due - Emanuele Civita, di 19 anni, ed un diciassettenne - sono stati identificati grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza installate in zona e dopo l'acquisizione di alcune testimonianze. A casa non c'erano, ma si sono costituiti nel tardo pomeriggio di ieri.

Il movente? Uno sgarro

I due giovani erano stati allontanati, per aver litigato con altri ragazzi, dai gestori di un bar a chiosco che si trova di fronte a quello dove la famiglia era andata a prendere un gelato. Uno sgarro che hanno ritenuto dovesse essere vendicato, evidentemente.

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La ‘stesa’

Per questo sono tornati a bordo di uno scooter, armati di un revolver e di un mitra, che prima hanno ostentato davanti ai due bar, per poi esplodere diversi colpi verso la piazza in un secondo passaggio.

I colpi della 'stesa' hanno colpito la bambina di 10 anni e i suoi genitori. É rimasto illeso, invece, un altro figlio della coppia, di appena 6 anni, che al momento degli spari si trovava all'interno del bar insieme ad altri conoscenti, ai quali è stato poi affidato durante i soccorsi, in attesa di uno zio. La famiglia, residente al confine tra Pollena Trocchia e Volla, si era recata nella vicina Sant'Anastasia per cenare insieme a degli amici. Poi si era fermata in uno dei bar più noti e frequentati della zona per un gelato. Ma non ne ha avuto il tempo. Appena fuori dal bar, i tre sono stati raggiunti dai proiettili impazziti, che hanno colpito la bambina alla testa, la mamma di 35 anni all'addome e il papà 43enne ad una mano.

La corsa all’ospedale 

Provvidenziale la corsa all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove la piccola è stata sottoposta a due interventi chirurgici per l'estrazione dell'ogiva, e dove è ricoverata in prognosi riservata in rianimazione per almeno 72 ore, sotto stretto controllo sanitario. La mamma, invece, ha avuto una ferita superficiale all'addome ed è ricoverata al Cardarelli di Napoli.

Tentato omicidio e porto illegale di arma

Le indagini dei carabinieri sono scattate subito. I militari hanno sentito diversi testimoni e acquisito le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona, grazie alle quali sono riusciti a risalire ai presunti responsabili, che al momento delle perquisizioni domiciliari erano assenti, ma si sono poi consegnati agli uomini dell'Arma. Sono "gravemente indiziati" dei reati di tentato omicidio e porto illegale di arma. Emanuele Civita ha precedenti per detenzione di armi e stupefacenti. E' residente a Somma Vesuviana, e secondo quanto si è appreso il padre, Fabio, nel 2014 fu raggiunto da un provvedimento cautelare in quanto ritenuto affiliato al clan camorristico D'Avino, operante proprio sul territorio di Somma Vesuviana. Paura, rabbia e indignazione da parte della gente: "Qui sparano per nulla. Adesso basta", dicono i residenti. Il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, parla di una "recrudescenza importante" della criminalità nella sua città: "Da 15 anni non si viveva questo clima". Ferma la condanna del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: un "episodio grave, una stesa, una di quelle idiozie che dobbiamo scontare nei nostri territori complicati".

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