Venerdì 26 Aprile 2024

Covid in Campania, il bollettino oggi 2 marzo: 3.650 nuovi casi, curva in discesa

Lo studio: in un anno di pandemia fino a cinque chili in più nei bambini già in sovrappeso. 4 marzo la Giornata Mondiale dell’obesità

Bollettino Covid Campania, 2 marzo 2022

Bollettino Covid Campania, 2 marzo 2022

Napoli, 2 marzo – Curva dei contagi in discesa in Campania. Sono 3.650 (- 625, qui i dati di ieri 1 marzo) i nuovi casi di Covid-19 emersi ieri dall'analisi di 35.484 test, 14 i nuovi decessi registrati nel bollettino odierno diffuso dall'unità di crisi della Regione Campania (9 avvenuti nelle ultime 48 ore, 5 avvenuti in precedenza ma registrati ieri). L'indice di contagio si attesta al 10,3%, in calo rispetto all'11% registrato ieri.

Aumentano i pazienti guariti dimessi dagli ospedali. In Campania sono 42 (-3) i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva 673 (-71) i pazienti Covid ricoverati in reparti di degenza.

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Bollettino Covid Campania, 2 marzo 2022
Bollettino Covid Campania, 2 marzo 2022

Lo studio: in un anno di pandemia fino a cinque chili in più nei bambini già in sovrappeso

Fino a cinque chilogrammi in più nei bambini, soprattutto tra coloro che avevano già un problema di sovrappeso o obesità, a causa della pandemia di Covid. Colpa di sedentarietà, noia, cibo spazzatura e troppe ore passate tra tablet e tv. La conferma, a due giorni dalla Giornata mondiale dell'obesità del 4 marzo, arriva da un recente studio pubblicato su 'Jama', secondo cui nell'ultimo anno i piccoli con chili di troppo sono ulteriormente ingrassati in media di 3-5 chili, più del triplo del giusto aumento di peso dei loro coetanei sani, peggiorando quindi le condizioni di salute. Un quadro del tutto simile per i bimbi italiani, secondo gli esperti della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), complicato ulteriormente dall'impossibilità da parte degli ambulatori dedicati all'obesità infantile, di far fronte a questo aggravamento, perché tra i primi a essere chiusi con il lockdown.

"L'obesità infantile è un problema irrisolto nel nostro Paese - afferma Mariacarolina Salerno, presidente Siedp e direttrice dell'Unità di Pediatria endocrinologica del dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell'Università Federico II di Napoli - che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare, con l'aumento del consumo di snack, bibite e il maggior tempo trascorso davanti a pc e tablet, complice anche la Dad. E' fondamentale tornare a muoversi e seguire una corretta alimentazione con ritmi e giuste quantità, perché - ammonisce Salerno - sovrappeso e obesità che perdurano negli anni dello sviluppo, possono associarsi a complicanze anche gravi, come diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e depressione. Ma la questione è complessa e sfaccettata e - puntualizza Salerno - coinvolge il bambino, la famiglia e la società ed è importante non trascurare quelle forme di obesità che possono avere alla base un disturbo endocrinologico”.

"La famiglia spesso tende a sottovalutare il problema, sia perché - sottolinea Maria Rosaria Licenziati, segretario generale Siedp e direttrice del Centro obesità e patologie endocrine correlate del Santobono-Pausilipon di Napoli - è inconsapevole (4 mamme su dieci non si rendono conto dei chili di troppo nel proprio bambino), sia perché è di frequente lasciata sola ad affrontare la situazione, raramente di facile soluzione".

"C'è anche da affrontare un risvolto prettamente sociale, infatti spesso i bambini sovrappeso o obesi si trovano in contesti economici e culturali già di per sé svantaggiati, proprio quei contesti - continua Licenziati - che la pandemia ha colpito ancora più duramente. E il problema non si esaurirà con la pandemia, ma lascerà i suoi strascichi a lungo: infatti si stima che un bambino obeso abbia un rischio di divenire un adulto obeso dal doppio a 6,5 volte maggiore rispetto a un bambino normopeso. Alla luce di questo scenario - conclude - diventa ancora più importante promuovere l'adesione alle raccomandazioni di una corretta alimentazione e attività fisica di bimbi e adolescenti, che la Siedp ha raccolto in un semplice vademecum".