Venerdì 3 Maggio 2024

Mostre da non perdere: la storia della fondatrice di Chloé e la carriera di Naomi Campbell

A New York la mostra “Mood of the moment” racconta la figura della pioniera della moda ebrea Gaby Aghion, mentre a Londra arriva a giugno la prima mostra dedicata a Naomi Campbell

Una sala della mostra Mood of the momen, Ph courtesy thejewishmuseum.org

Una sala della mostra Mood of the momen, Ph courtesy thejewishmuseum.org

E' sempre affascinante lasciarsi guidare nei viaggi nella storia della moda proposti dai musei in giro per il mondo. Anche quest'anno si apre nel segno di alcune esposizioni legate al mondo dei costumi e del fashion. La prima tappa ci porta nella Grande Mela per “Mood of the moment” dedicata alla pioniera della moda ebrea Gaby Aghion e alla sua eredità come fondatrice della celebre e celebrata casa di moda francese Chloé. Fra qualche mese, invece, il 22 giugno, a Londra, al Victoria & Albert Museum, si alzerà il sipario su «Naomi», una mostra unica che per prima percorrerà la carriera della top model Naomi Campbell.

La mostra "Mood of the moment: Gaby Aghion and The House of Chloé"

Con quasi 150 capi in esposizione, nonché schizzi e documenti mai mostrati prima provenienti dall'Archivio Chloé, il The Jewish Museum ripercorre, fino al 18 febbraio, l'idea di Aghion di una moda semplice e lussuosa e il lavoro di designer iconici che hanno iniziato la loro carriera con il marchio da lei fondato, tra cui Karl Lagerfeld, Stella McCartney e Phoebe Philo. La mostra presenta Aghion come una vera leader, uno spirito libero dall’animo bohémien, il cui lavoro ha cambiato dagli anni Cinquanta in poi il corso dell'industria della moda globale, liberando i corpi delle donne dagli atteggiamenti e dagli stili restrittivi del tempo, oltre a essere pioniera nell'emergere del prêt-à-porter di lusso.

Gaby Aghion e la nascita del brand Chloé

Nata Gabriella Hanoka ad Alessandria d'Egitto nel 1921 da una famiglia ebrea, nel 1945 si trasferisce a Parigi con il marito Raymond Aghion e la coppia si inserisce rapidamente nella scena culturale dei caffè della Rive Gauche della città. Fonda Chloé nel 1952, in un periodo in cui il mercato della moda francese era dominato dalla rigida formalità dell'haute couture: le donne che non potevano permettersi l'haute couture ne creavano le proprie copie. La sua idea era quella di proporre capi originali, moderni, eleganti e ben realizzati in tessuti di alta qualità e liberare le donne dai rigidi disegni dell'epoca. Per il nome del suo nuovo brand, Aghion ha scelto il nome di un'amica, Chloé, ispirandosi alla rotondità delle lettere e all'immagine femminile giovanile che il nome trasmetteva. Scegliendo questo nome, Aghion ha creato un personaggio Chloé: una donna che si definisce non solo per il suo aspetto ma per il suo atteggiamento libero e moderno. Aghion presentò i suoi primi modelli alle sfilate allestite nei caffè del quartiere Saint Germain di Parigi invece che negli esclusivi saloni delle case di moda, come era pratica comune all'epoca. Tali approcci hanno reso Chloé nota per un nuovo tipo di lusso che parlava alle donne moderne, enfatizzando l’eleganza, la semplicità e il comfort, incarnando lo spirito bohème borghese parigino con raffinata disinvoltura. Catturando il mood del momento, Aghion fonda un brand di moda caratterizzato da un'eleganza semplice. La mostra nella Grande Mela esplora i modi in cui ogni successivo direttore creativo ha interpretato in modo unico l'etica Chloé e ha fatto eco alle esigenze del proprio tempo, dallo sviluppo del prêt-à-porter all'adozione di pratiche sostenibili nella moda. Questa panoramica storica include i modelli di Karl Lagerfeld, Martine Sitbon, Stella McCartney, Phoebe Philo, Hannah MacGibbon, Clare Waight Keller, Natacha Ramsay-Levi e Gabriela Hearst. A Londra è attesa per giugno la prima mostra dedicata alla “pantera” della moda

A Londra la mostra "Naomi" dedicata alla top model degli anni '90

Il Victoria & Albert Museum di Londra ospita dal 22 giugno 2024 la prima mostra che esplora la straordinaria carriera della super top model degli anni '90 Naomi Campbell, in occasione dei suoi 40 anni nel mondo della moda. Attraverso il lavoro di importanti designer e fotografi globali verranno celebrate le sue collaborazioni creative, il suo attivismo e il suo impatto culturale di vasta portata. "Naomi" racconterà la storia dell'impressionante carriera quarantennale di Campbell come una delle modelle più famose e originali della storia. «Sono onorata che il V&A mi abbia chiesto di condividere con il mondo la mia vita nel mondo della moda» ha affermato la Campbell. Apparsa su innumerevoli passerelle, volto e corpo di centinaia di campagne di moda, musa e modella per i designer e i fotografi più prestigiosi del settore negli ultimi 40 anni, ha iniziato la sua carriera giovanissima. Fu scoperta a Covent Garden a soli 15 anni, entrando nella storia qualche anno dopo come la prima modella nera a comparire sulla copertina di Vogue Parigi a 18 anni nel 1988. Ben presto venne etichettata come una delle top model originali degli anni '90, insieme a colleghe come Cindy Crawford e Claudia Schiffer.

100 look e svariati scatti raccontano 40 anni di passerelle e campagne pubblicitarie della Campbell

La mostra "Naomi" proporrà circa 100 look indossati dalla Campbell nel corso dei suoi 40 anni di carriera, inclusi pezzi del suo ampio guardaroba. I modelli di Alexander McQueen, Azzedine Alaïa, Chanel, Dolce & Gabbana, Jean Paul Gaultier, John Galliano, Karl Lagerfeld, Virgil Abloh, Vivienne Westwood e molti altri saranno presenti nell'esposizione. «La straordinaria carriera di Naomi Campbell si interseca con il meglio dell'alta moda», ha affermato Sonnet Stanfill - curatore senior della moda al V&A - «È riconosciuta in tutto il mondo come top model, attivista, filantropa e collaboratrice creativa, il che la rende una delle figure più prolifiche e influenti nella cultura contemporanea» ha concluso. Una parte della mostra è stata curata da Edward Enninful di British Vogue, con immagini iconiche provenienti dall'ampio portfolio della modella, con il lavoro di iconici fotografi di moda come Nick Knight, Steven Meisel e Tim Walker. Oltre al suo lavoro nella moda, la mostra “Naomi” metterà in luce anche gli impegni filantropici della modella.