Venerdì 26 Aprile 2024

Articolo 31, perché si chiamano così: i (veri) motivi della rottura e la reunion a Sanremo

Svelato il mistero sul nome scelto da Alessandro Aleotti (J-Ax) e Vito Luca Perrini (Dj Jad). La lamentela per la scaletta della finale: "Noi in onda quando ci sono i porno"

Sanremo, 11 febbraio 2023 - Sono quasi tutte sold out le quattro date live al Forum di Assago, segno che la reunion degli Articolo 31 è stata un successo. Trent’anni dopo l’esordio del duo milanese J-Ax e Dj Jad, la partecipazione a Sanremo 2023 sta raccogliendo l’entusiasmo dei fan, tra il nastro della memoria degli ex ragazzi degli anni Novanta che si riavvolge e i giovanissimi in delirio.

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Gli Articolo 31 a Sanremo 2023
Gli Articolo 31 a Sanremo 2023

Articolo 31: perché si chiamano così?

Nelle ultime sere, davanti alla tv, la domanda più googlata è stata: "Perché gli Articolo 31 si chiamano così?". Ecco svelato il mistero.  Il nome è stato scelto nel 1990, quando Alessandro Aleotti (J-Ax) e Vito Luca Perrini (Dj Jad) hanno dato vita a Milano al gruppo hip hop. Erano gli anni dei centri sociali milanesi e dell’impegno politico. E così ai due amici venne l’idea. Articolo 31 è la traduzione italiana della Section 31 del Broadcasting Authority Act, una legge emanata dal parlamento irlandese nel 1960. In quel periodo l’Irlanda del Nord stava fronteggiando numerosi disordini interni, tra scioperi e attentati, quindi il governo centrale corse ai ripari con una legge che cercò di limitare la libertà di manifestare permettendo solo ai partiti politici di parlare in radio, sui giornali e in tv. Pare che, inizialmente, il gruppo avrebbe dovuto chiamarsi "Articolo 21", in riferimento all’articolo sulla libertà di parola della Costituzione italiana. A suggerire il cambio sarebbe stato un professore universitario che, durante una serata del duo in un locale di Torino, raccontò loro la storia dell’Irlanda del Nord. Questa versione della storia, però, non è mai stata confermata ufficialmente dal duo.

Rottura e reunion

Annunciata cinque anni fa, l’attesa reunion del duo è arrivata. Fin dalla prima entrata all’Ariston, nella memoria di tantissimi sono passate le note dei pezzi intramontabili del periodo d’oro degli Articolo 31: Tocca qui, Tranqi funky, Il Funkytarro, Gente che spera, Domani smetto, Spirale ovale e tante altre hit. La rottura arrivò all’apice del successo, nel 2006. Sette gli album pubblicati: Strade di città (1993), Messa di vespiri (1994), Così com’è (1996), Nessuno (1998), Xché sì! (1999), Domani smetto (2002) e Italiano medio (2003). Dopo aver pubblicato nove album, nel 2006 il duo ha intrapreso una sorta di "pausa di riflessione". I due amici si separano per intraprendere le carriere da solisti. Ax si trasferì a Los Angeles, Jad a New York per sperimentare nuovi modi di fare musica. Nel 2017, Jad annuncia a sorpresa il ritorno degli Articolo 31. Lui in consolle, ma senza Ax. E scoppia la bufera: l’idea non piace alla Best Sound, l’etichetta che aveva lanciato il gruppo, che diffida il dj. E Jad risponde rivelando vecchie ruggini personali tra i due: prima fra tutte, l’assenza del rapper al funerale della madre citata nel pezzo sanremese. In quel momento qualcosa cambiò: l’anno dopo la ripresa e poi avanti fino al ritorno in grande spolvero a Sanremo 2023.

J-Ax si lamenta per la scaletta: "Noi in onda quando ci sono i porno"

Nella finale di stasera gli Articolo 31 canteranno come 21esimi, la loro esibizione dunque andrà in onda tardi. La posizione in scaletta non è piaciuta a J-ax che in un video si lamenta: "A noi, come ad altri cantanti in gara, da quando c'è il televoto ci hanno fatto suonare sempre con la concorrenza del porno nelle tv regionali che come sappiamo è l'unica cosa che può portare via share a Sanremo. Gli Articolo 31 hanno una grossa esperienza nell'essere considerati 'uncool' e messi da parte nel fare spazio a chi viene considerato più presentabile e appetibile di noi. Ci accadeva nel '93 e accade di nuovo nel 2023. Ma non ci ha fermato allora, figuriamoci se ci ferma di certo adesso". 

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