di Giuseppe Di Matteo
Si chiama cervello ed è la nostra cabina di regia. E può essere addirittura milionario. Solo che tendiamo a sottovalutarlo. Un errore che ci costa tantissimo in termini di realizzazione personale. Parola di Dario Silvestri, che ne ‘Il cervello milionario. La tua mente è la chiave per raggiungere la ricchezza’, edito da Hoepli, offre un’interessante via d’uscita alle frustrazioni quotidiane che spesso ostacolano i nostri progetti a breve o a lungo termine.
E lo fa con quella che solo apparentemente è una provocazione: "Il nostro cervello diventa milionario quando riusciamo a esprimere il nostro reale potenziale – spiega –; non ha nulla a che vedere con l’immagine hollywoodiana della ricchezza con cui veniamo costantemente bombardati". In effetti, a leggere il libro di Silvestri si scopre che la ricchezza è un concetto piuttosto friabile, anche perché nel corso del tempo ha cambiato pelle.
"Non significa solo possedere oggetti o disporre di un capitale finanziario – continua Silvestri –, è anche un patrimonio virtuoso di idee. Ognuno ha il suo, ma troppo spesso non riesce a farlo proprio". E allora che fare? L’autore parte dal suo vissuto per offrire al lettore una strada. "Esistono più intelligenze – sottolinea –, come quella emotiva, logica, relazionale e molte altre. Per conseguire la ricchezza occorre il modello di intelligenza che ognuno di noi possiede".
Ma la ricchezza è legata anche al concetto di successo, che secondo l’autore non è riconducibile alle immagini patinate che circolano sui social. Ciò che conta è infatti il soddisfacimento del proprio percorso personale. Il libro segue uno schema fisso: Silvestri analizza non pochi luoghi comuni delle nostre giornate tipo e restituisce verità fastidiose. Per avere successo nella vita non basta fare il copia-incolla con la quotidianità dorata di qualche vip.
"Bisogna imparare a utilizzare le proprie caratteristiche e qualità in modo completamente differente – scrive –. I percorsi per il conseguimento di un mindset orientato alla ricchezza si devono impostare sugli elementi che caratterizzano ogni singola persona: la sua storia, i condizionamenti, le ferite e le paure che si è trovata ad affrontare nella vita".
Un vulnus che è anche il nocciolo del libro, che vuole essere una sorta di grimaldello capace di scassinare la serratura delle nostre angosce più profonde. "Tendiamo a trascurare le pressioni che provengono dalla famiglia e dalle persone a noi vicine – prosegue Silvestri –. Concetti limitanti che possono invece trasformarsi nella chiave del successo".
La scrittura è asciutta, il linguaggio è chiaro e diretto. Alla fine di ogni capitolo viene poi proposto un ‘quaderno degli esercizi’ finalizzato a concretizzare quanto appreso durante il percorso di lettura. Il che tradisce il percorso professionale di chi scrive: "Se oggi sono diventato un imprenditore e uno specialista della performance, è perché sono riuscito a mettere in pratica il mio mantra del cambiamento concretamente – conclude l’autore –, sapendo cambiare direzione ogni volta che la vita mi ha offerto l’occasione giusta per crescere e migliorare".