Martedì 12 Agosto 2025
REDAZIONE MAGAZINE

E' morto Mark Hollis, cantante dei Talk Talk

Addio al frontman della band britannica famosa negli anni '80 con brani come "Such a Shame" e "It's my life". Aveva 64 anni

Addio a Mark Hollis, cantante dei Talk Talk

Londra, 25 febbraio 2019 - Addio a Mark Davis Hollis, leader e voce dei Talk Talk. Aveva 64 anni. La musica pop inglese perde uno dei suoi esponenti più famosi negli anni '80. Un successo breve, ma intenso (definita "una delle carriere più schizofreniche della storia del rock"), per la band rimasta in attività dal 1981 al 1992. I successi più brillanti furono le conosciutissime "It's My Life" e "Such a Shame" (Il testo è ispirato al romanzo "L'uomo dei dadi" di Luke Rhinehart, pseudonimo di George Cockcroft, uno dei libri preferiti di Hollis). 

SUCH A SHAME

Mark Hollis era cantante, musicista e compositore. Al suo fianco, fautore del successo della band, il membro non ufficiale Tim Friese-Greene (compositore, musicista e produttore discografico britannico), che spinse il frontman a far evolvere lo stile dei Talk Talk dal New romantic degli esordi (era presente già negli Lp di successo "It's My Life", "The Colour of Spring") a una musica più astratta ed elaborata, gli ultimi due lavori "The Spirit Of Eden" e "The Laughing Stock" sono un assaggio di quello che in seguito sarebbe stato il post-rock.

Hollis nel 1998 realizzò il suo unico lavoro da solista, che portava il suo nome, "Mark Hollis". Un album che ebbe buone critiche, ma che segnò il suo ritiro definitivo dalle scene, a parte alcune sporadiche collaborazioni con altri artisti.

Una band con cui aveva collaborato in passato, i The The, su Twitter è stata la prima a dare la triste notizia, seguita dal 'cinguettio' del cugino, il medico pediatra e scrittore Anthony Costello, professore dell'University College London. 

 

IT'S MY LIFE

Paul Webb su Facebook ha commentato: "Sono scioccato e rattristato nel sentire che Mark Hollis è morto", l'ex bassista dei Talk Talk ricorda l'amico e collega: "Musicalmente era un genio, ed è stato un onore e un privilegio aver suonato con lui nel gruppo".