Mercoledì 24 Aprile 2024

Morta Eva-Maria Hagen: sexy e ribelle, la Brigitte Bardot della Ddr

Aveva 87 anni. Attrice e cantante che infiammò la Germania comunista fino all’espulsione. E conquistò anche l’Ovest

Eva-Maria Hagen in un’immagine giovanile. È morta a Amburgo all’età di 87 anni

Eva-Maria Hagen in un’immagine giovanile. È morta a Amburgo all’età di 87 anni

Roma, 20 agosto 2022 - Era la Brigitte Bardot della Germania comunista, Eva-Maria Hagen, cantante, attrice, scrittrice, la diva della bohème al di là del muro. Il regime tollerava i suoi artisti: anche quando infrangevano le regole puritane del partito, erano un alibi di libertà per la dittatura. Eva-Maria Hagen è morta venerdì all’età di 87 anni: lo ha annunciato la figlia Nina, 67 anni, che ne aveva raccolto l’eredità. Eva-Maria non era solo bionda e sexy; quando divenne la leader della protesta, fu espulsa dalla Ddr, e continuò la sua lotta nella Germania ovest. Nata il 19 ottobre del 1934, in una famiglia di contadini, i Buchholz, a Kötschen in Pomerania, oggi in Polonia, a undici anni con i genitori fuggì innanzi all’avanzata della Armata rossa, e trovò la nuova “Heimat“ nel Meckleunburgo, la regione a nord di Berlino, come racconta nelle memorie Eva jenseits vom Paradies, titolo melanconico e autoronico, Eva al di là del Paradiso. "Ho sempre nostalgia della terra dove sono nata", confessava.

Da ragazza fece un corso di apprendista come meccanica per le ferrovie, infine nel 1952 entrò in una scuola di recitazione a Berlino Est. Fu subito notata da Bertolt Brecht che la fece recitare al Berliner Ensemble. Debuttò il 23 maggio del 1953, al fianco di Helene Weigel, la compagna di Brecht, a poche settimane dalla morte di Stalin, in Katzgraben di Erwin Sttritmatter (il titolo è il nome di un paese). Meno di un mese dopo, il 17 giugno, i berlinesi si ribellano, gli operai protestano per le condizioni di vita nel “paradiso rosso“, e affrontano i panzer sovietici. I morti sono 34, forse di più, sette manifestanti in seguito saranno condannati a morte.

Per Eva fu l’inizio di una rapida carriera: si tinse i capelli di biondo, divenne una delle attrici più applaudite nella Ddr, anche per il successo nel ruolo della fioraia Eliza nel musical My Fair Lady. Sapeva anche cantare, piaceva la sua voce roca.

Sposa Hans Oliva-Hagen, giornalista e scrittore, e nel ’55 nasce Nina. Il matrimonio dura cinque anni. Eva incontra il cantautore Wolf Biermann: è il grande amore. Lui è nato a Amburgo nel ’36, il padre ebreo era comunista e fu ucciso a Auschwitz nel ’43. A 17 anni, a disagio nella Germania capitalista, Wolf decide di emigrare all’est, ma è deluso anche da Berlino est. Le sue canzoni non piacciono al regime, e mentre è in tournée all’ovest, nel 1976, dopo un concerto a Colonia, gli tolgono la cittadinanza e lo costringono all’esilio. Eva-Maria lo raggiunge a Amburgo con Nina e viene espulsa dalla Ddr.

"E per la seconda volta perdo la mia Heimat", dichiara. Nel bene e nel male le sue radici rimangono all’est. Non è sempre facile per gli esuli dalla Ddr adattarsi alla vita all’ovest, soprattutto per gli artisti. Hanno raggiunto la fama come ribelli nella società comunista, ma pittori, scrittori, cantanti devono ricostruire la loro carriera; la protesta stanca, contano solo il talento e il successo commerciale. Eva-Maria riempie i teatri anche nella Repubblica Federale, compie tournée trionfali, gira film, recita nelle serie televisive. Anche la figlia Nina ha successo, è la regina dei punk, e le sue canzoni raggiungono i giovani nella Ddr. Angela Merkel è di un anno più grande, è cresciuta con le canzoni di madre e figlia, e per la cerimonia di addio al cancelleriato, l´anno scorso chiese che fosse eseguita la canzone di Nina, Für mich soll´s rote Rosen regnen, per me desidero una pioggia di rose rosse.

Dopo la caduta del muro, Eva-Maria torna all’est, canta le canzoni di Kurt Weill, quelle dall’ Opera da tre soldi. Nel ´98, pubblica il libro autobiografic Eva und Wolf, il racconto della sua vita con Biermann, un titolo dal doppio senso, perché Wolf vuol dire lupo in tedesco. Ancora nel 2006, recita a Berlino in Cabaret , nel ruolo della padrona della pensione. Nel 2012, appare con Nina e la nipote Cosima-Shiva nel film Sieben Zwerge, sette nani, una versione moderna di Biancaneve .

La sua canzone preferita era Ich liebe das Leben, qualunque cosa accada io amo la vita.

 

 

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