Domenica 12 Gennaio 2025
GIULIA BONEZZI
Magazine

Il foyer 2024. Eleganza, non stravaganze. E tra i vip gli chef e il rocker

Molto nero, poche ostentazioni: brillano Domingo e Kabaivanska. Appare Lauro. Poi Baricco e Augias, Favino e Boni. La ricetta di Barbieri: "Quest’opera è un soufflé".

In alto il rocker Achille Lauro, reduce dai successi di X Factor e in gara al prossimo Sanremo. Qui sopra il “Masterchef“ dandy Bruno Barbieri

In alto il rocker Achille Lauro, reduce dai successi di X Factor e in gara al prossimo Sanremo. Qui sopra il “Masterchef“ dandy Bruno Barbieri

È un foyer dai toni crepuscolari questo della Prima del 2024 alla Scala: molta eleganza, poche “stecche“ di eccentricità, molto nero e se non è nero è blu notte come Valeria Falcioni, la moglie del ministro della Cultura Alessandro Giuli (anche lui elegantissimo in cappotto doppiopetto alla Corto Maltese), oppure un verde intenso come la compagna del sindaco Giuseppe Sala, Chiara Bazoli. E se è rosso è un rosso smorzato, dal ruggine al rosa antico indossato, tra le altre, da Daniela Weisser de Sosa, la moglie dell’ex sovritendente Alexander Pereira. Il pubblico è particolarmente ricco di astri della lirica, dal tenore Francesco Meli alle star Plácido Domingo e Raina Kabaivanska, arrivati per la serata dedicata alla soprano Renata Tebaldi. "Certo, come la cantava lei Leonora…" sospira Enzo Miccio, entrando alla sua “trentesima Prima”, pur confidando nella bravura eccezionale di Anna Netrebko, ormai di casa alla Scala. Sul fronte modaiolo vorrebbe vedere "qualcosa di divertente": "Negli anni ’80, ’90 c’era più stravaganza, ora si ha paura di tirar fuori i gioielli, le pellicce non si usano più, ma se non lo fai il 7 dicembre quando lo fai?" Outfit a parte, i volti noti producono un mix interessante. Si spazia da Corrado Augias ad Achille Lauro, dagli chef come Davide Oldani e Bruno Barbieri (che alla Forza del destino dedicherebbe "un soufflé, qualcosa che cresce, bello e difficile", e al maestro Giuseppe Verdi invece "un bel piatto di tortellini") a una sfilata di talenti da minifesta del cinema italiano: c’è Pierfrancesco Favino con l’attrice Anna Ferzetti, la sua compagna, eterea in un lungo nero di Armani, spalle scoperte e ricamo di bagliori; c’è Alessio Boni con la compagna Nina Verdelli, luminosa col suo pancione; c’è Stefania Rocca in un abbagliante completo pantalone, gessato di strass.

Molti mondi s’incrociano alla Prima, dallo scrittore Alessandro Baricco fino a Vittorio Brumotti, campione di bike trial e inviato di Striscia la notizia che, almeno qui alla Scala, confida di "non prendere botte". "Giuro che non l’ho vista prima di Parigi!", sorride Gimbo Tamberi, altissimo ed elegantissimo come la moglie Chiara, in nero. Il campione olimpico è al suo debutto assoluto con l’opera. Sulle forze che governano il destino ha le idee chiare: "Nel mio campo controlli il controllabile. La fortuna fa parte del gioco".