Londra, 27 dicembre 2016 - Sarebbe stata un "overdose di eroina" a causare la morte di George Michael, 53 anni. E' quanto scrive il 'Daily Telegraph' che evoca per la prima volta l'ipotesi di una segreta dipendenza dall'eroina del celebre cantante e fondatore degli Wham! deceduto nel giorno di Natale. Una fonte, non svelata dal Telegraph, avrebbe raccontato che Michael sarebbe anche stato curato in una clinica in seguito a un'overdose lo scorso anno: "Prendeva eroina, è stato portato più volte in clinica, è un miracolo che abbia vissuto così a lungo".
L'infarto, cioè la causa della morte di Michael secondo il suo manager Michael Lipman - scrive ancora il Telegraph - è piuttosto frequente tra gli eroinomani. Il compagno di Michael dal 2011, Fadi Fawaz, un noto parrucchiere, ha detto al Telegraph di averlo trovato senza vita nella casa dell'Oxfordshire, dove era andato per trascorrere insieme il giorno di Natale. "Dovevamo pranzare assieme per Natale. Sono andato per svegliarlo, ed era morto da poco, era a letto tranquillamente. Ancora non sappiamo cosa sia successo". "Ora è tutto finito. Voglio che la gente lo ricordi per come era, una persona magnifica".
ITs a xmas i will never forget finding your partner dead peacefully in bed first thing in the morning.. I will never stop missing you xx
— Fadi Fawaz (@fadifawaz) 26 dicembre 2016
In passato la star aveva avuto problemi di droga (George Michael, luci e ombre della star). Michael divenne celebre nel corso degli Anni 80 quando fondò con Andrew Ridgeley gli Wham!, gruppo cult del periodo. Michael, all'anagrafe Georgios Kyriacos Panayiotoul, era nato nel nord di Londra il 25 giugno 1963. Nel corso della sua lunga carriera, durata quasi 4 decenni, ha venduto oltre 100 milioni di copie. Tra i suoi principali successi 'Last Christmas' e 'Careless Whisper'.
George Michael, tutte le canzoni che lo hanno reso indimenticabile
Nel 1990 il cantante appena 27enne rilasciò un'intervista al magazine Calendar del Los Angeles Times in cui confessò la crescente fatica del convivere con il peso di una fama straripante. L'intervista suscitò la risposta nientemeno che dal leggendario cantante/attore/ premio Oscar Frank Sinatra, allora 74enne. In una lettera Sinatra ammonì la pop star britannica dal non dare un calcio alla fortuna. "Forza George. Svegliati... Il talento non deve essere sprecato. Coloro che lo hanno - e ovviamente è il tuo caso oppure la cover di Calendar sarebbe stata su qualcun altro- quelli che hanno talento lo devono abbracciare, accogliere, nutrire e condividerlo. Credimi, io ci sono passato" scrisse Sinatra.
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