Sorpresa, anche le formiche provocano l'effetto serra

Per quanto minuscole, anche le formiche sono capaci di produrre enormi quantità di "spazzatura" inquinante. A rivelarlo è uno studio pubblicato online sulla rivista Proceedings of the Royal Society, che si è focalizzato su una specie tropicale del genere Atta (le cosiddette formiche tagliafoglie), scoprendo che è curiosamente responsabile dell'accumulo di alti livelli di gas serra. FORMICHE CONTADINE A finire sul banco degli imputati è l'Atta colombica, che al pari di altre formiche tagliafoglie (ne esistono circa una cinquantina di specie) è famosa per il suo "pollice verde". In ogni colonia c'è infatti un gruppo di operaie specializzate che sminuzza le foglie delle piante tropicali e le usa come substrato per coltivare un fungo a scopo alimentare. MONTAGNE DI SPAZZATURA Tra le sostanze organiche usate come concime non ci sono solo frammenti vegetali, ma anche escrementi di formica, batteri e insetti morti. Analizzando ventidue nidi nel sud-ovest della Costa Rica, gli scienziati hanno scoperto che la fermentazione di queste pile di "rifiuti" genera quantità prodigiose di metano e protossido di azoto, due importanti gas serra. Nello specifico, sono stati evidenziati livelli di metano venti volte superiori a quelli emessi dalla foresta circostante, mentre le concentrazioni di protossido di azoto sono risultate addirittura mille volte più alte della media locale. FORMICHE E GLOBAL WARMING Gli scienziati hanno sottolineato che l'inquinamento prodotto dalle formiche tagliafoglie eguaglia o supera le concentrazioni di gas serra misurabili, ad esempio, in un impianto per la depurazione della acque reflue. L'impatto sul clima rimane tuttavia di difficile interpretazione, in quanto andrebbero prese in considerazione tutte le popolazioni del genere Atta, cosa al momento quasi impossibile.