Sabato 4 Maggio 2024

Gli unicorni esistevano davvero (ma non erano cavalli)

Gli unicorni siberiani non erano cavalli ma rinoceronti e si ritrovarono anche a tu per tu con l'uomo

Ricostruzione artistica dell'elasmoterio (Foto: Wikimedia Commons)

Ricostruzione artistica dell'elasmoterio (Foto: Wikimedia Commons)

In passato le strade degli unicorni e degli esseri umani si sono in qualche modo incrociate. A rivelarlo è una ricerca apparsa sulla rivista Nature Ecology & Evolution, che tuttavia non parla di leggendari cavalli bianchi ma di giganteschi rinoceronti vissuti in Eurasia, meglio noti come unicorni siberiani (nome scientifico: Elasmotherium sibiricum). Finora si pensava che questi erbivori muniti di un enorme corno sul cranio si fossero estinti circa 100 mila anni fa, ma le prove raccolte dagli scienziati del Natural History Museum spostano questa data molto più avanti nel tempo, quando l'uomo moderno aveva già iniziato a colonizzare parte dell'Asia. RIFACCIAMO I CONTI Per datare i resti di 23 esemplari di elasmoterio, i ricercatori hanno misurato il contenuto di radiocarbonio tramite spettrometria di massa. Hanno così scoperto che con tutta probabilità l'unicorno siberiano sopravvisse nelle steppe dell'Europa orientale e dell'Asia centrale fino a 35 mila anni fa, più o meno in concomitanza con l'arrivo dell'Homo sapiens in Asia Centra e in Siberia, che si stima sia avvenuta 40 mila anni fa. L'UOMO NON C'ENTRA La comunità scientifica è concorde nel ritenere gli esseri umani parzialmente responsabili della scomparsa della megafauna preistorica ( vedi la storia dei poveri mammut). Tuttavia, almeno in questo caso, l'Homo sapiens sembra non avere colpe: confrontando gli isotopi presenti nei denti e quelli relativi ad alcuni fossili di piante, gli scienziati sono giunti alla conclusione che a uccidere gli unicorni siano stati i cambiamenti climatici. L'irrigidimento delle temperature causato dall'ultima Era Glaciale avrebbe infatti ridotto l'habitat dei rinoceronti, costringendoli progressivamente alla fame. PARENTE, MA NON TROPPO La prima indagine mai condotta sul DNA di questo animale ha inoltre messo in luce che l'unicorno siberiano non è un antenato stretto del moderno rinoceronte, in quanto le due linee evolutive si sarebbero separate circa 43 milioni di anni fa. L'elasmoterio misurava 2 metri di altezza per 4 di lunghezza e a dispetto di un corno lungo fino a un metr o assomigliava probabilmente più a un mammut che a un "vero" unicorno, ma non è da escludere che sia stata proprio la sua protuberanza a ispirare successive leggende sull'animale mitologico.