Mercoledì 24 Aprile 2024

Rinoceronte bianco, morto in Kenya l'ultimo maschio

L'ultimo esemplare maschile di questa specie è scomparso di vecchiaia. E ora cosa succede?

Il rinoceronte Sudan è morto all'età di 45 anni (Foto: LaPresse/XinHua)

Il rinoceronte Sudan è morto all'età di 45 anni (Foto: LaPresse/XinHua)

Nella riserva Ol Pejeta (Ol Pejeta Conservancy), in Kenya, è morto Sudan, l'ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco settentrionale. Aveva 45 anni e viveva nell'area protetta insieme ad altre due femmine, Najin e Fatu, che sono ora rimaste le uniche rappresentanti di questa sottospecie di rinoceronte bianco sull'intera faccia della Terra. SORVEGLIATO SPECIALE Sudan viveva nella riserva Ol Pejeta dal 2009, perennemente sorvegliato da una squadra di ranger armati, che avevano il compito di proteggerlo dal possibile attacco dei bracconieri. All'epoca del suo trasferimento, era arrivato in Kenya in compagnia delle due femmine e di un quarto esemplare di sesso maschile di nome Suni, deceduto nel 2014 all'età di 34 anni. I quattro rinoceronti provenivano tutti dallo Dvur Králové Zoo della Repubblica Ceca, dove avevano trascorso gran parte della loro vita in cattività. SULLA VIA DELL'ESTINZIONE Nonostante alcune complicanze mediche abbiano reso necessaria la soppressione dell'animale, si può tranquillamente dire che Sudan sia morto di vecchiaia, in quanto l'aspettativa di vita di questi rinoceronti si aggira tra i 40 e i 50 anni. A differenza dell'altro maschio (Suni), il cui decesso era avvenuto nel pieno della maturità sessuale, Sudan era ormai troppo anziano per potersi riprodurre: da tempo si erano quindi perse le speranze che potessero nascere nuovi esemplari di rinoceronte bianco settentrionale. CHE SPERANZE RIMANGONO? Il rinoceronte bianco settentrionale è una delle due sottospecie di rinoceronte bianco (nome scientifico: Ceratotherium simum), specie che include anche il rinoceronte bianco meridionale. Le stime raccontano che nel 1960 esistevano circa 2mila esemplari di rinoceronte bianco settentrionale, ma con il trascorrere degli anni i numeri si sono ridotti ai minimi termini principalmente a causa del bracconaggio e della deforestazione.

Ora che sono rimaste in vita solo Najin e Fatu, le chance di evitare l'estinzione sono pochissime: ad esempio si è pensato di fare accoppiare le due femmine con un maschio meridionale, sebbene la soluzione non consentirebbe di preservare al 100% il patrimonio genetico della specie. Gli scienziati hanno inoltre congelato alcuni campioni di sperma, nella speranza di poterlo impiegare per la fecondazione in vitro (ma i tentativi fatti finora sono stati un insuccesso).