Mercoledì 24 Aprile 2024

Elefante africano: bracconaggio al bando, ma è strage

La tratta legata all'avorio è calata del 60% in sei anni. Putroppo la caccia illegale è ancora diffusa

Un elefante

Un elefante

La buona notizia è che, in base a un recente studio pubblicato su Nature Communications, il bracconaggio di elefanti africani è calato del 60% nell'arco di sei anni, grazie soprattutto alla messa al bando del commercio di zanne di avorio introdotto in Cina nel 2017. Ciononostante la caccia illegale è ancora un fenomeno molto diffuso e che fa troppe vittime in rapporto al numero di animali presenti in Africa. ELEFANTI AFRICANI: CALA IL BRACCONAGGIO I dati raccolti dai ricercatori hanno certificato che la mortalità di elefanti per colpa dei bracconieri è passata dal 10% nel 2011 al 4% nel 2017, con un calo appunto pari al 60%. La ragione principale è che sono state prese serie misure per ostacolare il commercio illegale dell'avorio, rendendo in questo modo meno conveniente uccidere un elefante per sottrargli le zanne. Il calo è ancora più evidente se consideriamo che all'inizio degli anni Duemila le uccisioni da parte dei bracconieri erano un'autentica piaga: in meno di sette anni la popolazione di elefanti calò addirittura del 30%. MA NON È ANCORA SUFFICIENTE Accanto alla buona notizia ce n'è però un'altra meno buona: allo stato attuale si calcola che in Africa vivano circa 350mila elefanti. Quasi quindicimila all'anno sono comunque uccisi dai bracconieri e il tasso di riproduzione degli animali non è abbastanza veloce da scongiurare un calo generale della popolazione. Il rischio, sul medio periodo, è che nel giro di pochi decenni gli elefanti esisteranno solamente all'interno delle aree protette presenti nell'Africa sub sahariana, dove la libertà d'azione dei cacciatori di frodo è sensibilmente ridotta. COSA FARE? L'introduzione in Cina di un bando al commercio dell'avorio ha indubbiamente contribuito alla riduzione del bracconaggio: per continuare sulla giusta strada, dunque, sembra essere essenziale estendere simili iniziative di legge anche a molti altri paesi. Soprattutto nel sud-est asiatico, dove la richiesta di avorio è più alta. Leggi anche: - Elefanti senza zanne, l'evoluzione contro i bracconieri - Morto l'ultimo rinoceronte maschio di Sumatra. Resta una femmina, rischio estinzione - Immersione record nella Fossa delle Marianne, ma trova plastica

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