Venerdì 10 Maggio 2024
Emanuela Rosi
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Liguria, un anfiteatro tra cielo e mare

Una terra che ha ispirato poeti e scrittori, da Montale a Calvino, meta prediletta da inglesi e americani già nell’Ottocento, che conserva borghi e città gioiello in una natura che emoziona in virtù anche di una varietà infinita di paesaggi

Un intreccio tra terra e mare talmente stretto da togliere il fiato. “È la Liguria terra leggiadra” di Eugenio Montale, dove Cardarelli guardava la sera che “lenta e rosata sale su dal mare”. Una regione da navigare, arrampicare, percorrere lungo antiche vie. In poco più di 5mila chilometri quadrati un parco nazionale, 9 regionali, 4 riserve naturali e altrettante aree marine protette per infiniti viaggi da fare in ogni stagione. In Liguria, diceva Calvino, pare d’essere sempre “su un balcone, affacciato a una balaustra”, da dove si vede “ciò che il mondo contiene disporsi alla destra e alla sinistra a diverse distanze, su altri balconi o palchi di teatro... il cui proscenio s’apre sul vuoto, sulla striscia di mare alta contro il cielo attraversato dai venti e dalle nuvole”. Genova al centro, la riviera di Ponente alla sua destra, quella di Levante alla sinistra.

Genova, la città dalle mille anime: Cristoforo Colombo, la Repubblica Marinara, i pittori fiamminghi del Rinascimento, quella dei cantautori: de André, Paoli, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Ivano Fossati e Paolo Conte. Una magia che comincia dai palazzi dei Rolli e arriva all’Acquario e al Porto Antico passando per i carruggi “dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi”. Poi il palazzo Ducale, i parchi, il borgo di Boccadasse, i grandi eventi come il Salone Nautico. Pochi chilometri alle spalle della Superba il profumo dei narcisi selvatici e delle rose della valle Scrivia, la vista mozzafiato dalla vetta dell’Antola, ponti romani, badie, castelli.

Lo sguardo si spalanca a ponente sulla riviera dei fiori che già nell’Ottocento era meta privilegiata di inglesi e americani. Nella Sanremo del Festival vecchi inglesi, granduchi russi, gente eccentrica e cosmopolita. Ventimiglia e Bordighera conquistano con i giardini botanici di Villa Hanbury, con le caverne dei Balzi Rossi, la chiesetta di Sant’Ampeglio abbarbicata sugli scogli. Punteggiano i profili delle montagne i borghi medievali di Dolceacqua con il Ponte Vecchio e il Castello dei Doria ritratti nei quadri di Claude Monet, Triora, il paese delle streghe, il borgo saraceno di Verezzi con le case in pietra rosa incastonate nella montagna e collegate da vecchie mulattiere.

A levante il filo di perle si stende fino alla Toscana, oltre la foce del Magra che negli anni Sessanta era un salotto di intellettuali (Montale, Einaudi, Pavese, Fortini...), lì dove la storia hanno cominciato a scriverla i romani con la città di Luni, oggi parco archeologico, e ha continuato Dante con il trattato di pace tra i marchesi Malaspina e il vescovo-conte, tra la la medievale Sarzana e il castello di Castelnuovo. Ma lasciando Genova una delle prime perle è Camogli, villaggio di pescatori con le case dalle facciate a colori pastello. Poi Portofino, un’armonia perfetta di case alte addossate al porticciolo e alla celebre piazzetta. E poi Santa Margherita, patria dei gustosi gamberoni, Rapallo con il castello sulla splendida passeggiata a mare, Zoagli che custodisce la preziosa e antica arte della tessitura. Dove finisce la Città metropolitana comincia la provincia della Spezia con le sue Cinque Terre, patrimonio dell’Unesco. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore: case colorate incastonate tra i vigneti sui terrazzamenti cesellati dall’uomo nelle scogliere a picco sul mare. Oltre il promontorio di Porto Venere, pittoresco borgo medievale, si spalanca il Golfo dei Poeti, di cui La Spezia è il cuore. All’estremo opposto il borgo marinaro di Lerici, dove soggiornarono Lord Byron e i Shelley.

 

 

UN CONSIGLIO

Lungo la Via dell’Amore la panchina dedicata agli innamorati da Olimpio Galimberti

 

 

 

TOP 5 DELLA LIGURIA

 

1.

UNA SCALINATA SOSPESA SUL MARE

Solo il rumore del vento e delle onde rompe il silenzio dell’antico borgo Monesteroli aggrappato alla roccia, sospeso sul mare. Si raggiunge in barca o scendendo quasi duemila gradini tra boschi e vigneti.

 

2.

IL PRINCIPATO CHE NON C’È

Seborga ha Principe, Consiglio della Corona, corpo di Guardia, la squadra di calcio nazionale, il Luigino è la sua moneta. E continua a rivendicare l’indipendenza che ancora non ha.

 

3.

SAN FRUTTUOSO E LA MISTICA ABBAZIA

Stretta tra i boschi e il mare azzurro, nel Parco di Portofino, L’abbazia di San Fruttuoso ha attraversato più di mille anni di storia. Nelle sue trifore si riflette il mare che ospita il Cristo degli Abissi.

 

4.

LA CITTÀ DELLE DUE BAIE

La baia del silenzio da un lato, quella delle favole dall’altro. Sulla striscia di terra che avanza nel Golfo del Tigullio c’è Sestri Levante. La baia delle favole fu chiamata così da Hans Christian Andersen.

 

5.

IL SALONE DELLA NAUTICA

Il mondo della nautica trova anche quest’anno, dall’1 al 6 ottobre, un porto sicuro nel più grande Salone del Mediterraneo: 200mila metri quadrati tra terra e acqua divisi in 5 aree per altrettante passioni.