Note d’autore tra chiese e musei

Con il concerto dei Berliner Philharmoniker, diretti dal Maestro Riccardo Muti (in basso nella foto di Todd Rosenberg), è entrata nel vivo la 44ª stagione di ’Bologna Festival’: fino a ottobre, otto grandi rassegne innervano il capoluogo emiliano, spaziando dai musei alle chiese, fino a una birreria, e abbracciando generi anche apparentemente lontani, dalla musica antica alle contaminazioni folk. ‘Cuore’ del festival è il ciclo dedicato ai ’Grandi interpreti’ di rilievo internazionale che proseguirà il 7 maggio all’auditorium Manzoni con un duo cameristico d’eccellenza, Sol Gabetta al violoncello e Bertrand Chamayou al pianoforte, in un originale programma da Mendelssohn fino ai meno frequentati Wolfgang Rihm e Jörg Widmann.

Quindi il 13 maggio i Cameristi della Scala con la celebre pianista Angela Hewitt e il corno di Emanuele Urso, poi il 20 maggio Andrea Lucchesini al pianoforte tra Berio, Schumann e Chopin, e il 29 maggio l’ensemble barocco Europa Galante guidato al violino da Fabio Biondi. Si tornerà al sinfonismo d’eccellenza il 9 giugno con la London Symphony Orchestra diretta da Sir Antonio Pappano, con Lisa Batiashvili al violino, che eseguirà brani di Richard Strauss, Mozart e Berlioz, per chiudere il 17 ottobre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Kirill Petrenko, che dal 2019 è direttore musicale dei Berliner.

Dal 3 giugno all’8 luglio si snoderà anche la rassegna ’Talenti’ nel chiostro della Basilica di Santo Stefano, con sei appuntamenti cameristici dedicati a giovani, brillanti musicisti del panorama europeo. E dal 18 settembre al 30 ottobre, si rinnoveranno i concerti de ’Il Nuovo, l’Antico, l’Altrove’, sette appuntamenti ‘trasversali’ tra l’oratorio di San Filippo Neri e la chiesa di Santa Cristina della Fondazza. Tornerà anche Baby BoFe’ per famiglie, bambini e scuole, e si rinnoverà ’Classica in sneakers’ alla Birreria Popolare.

s.m.