New York, 11 dicembre 2018 - I giornalisti in pericolo, come Jamal Khashoggi e gli altri "Guardiani" sono stati scelti come "persona dell'anno" 2018 dalla rivista americana "Time". Ben 4 le copertine che il settimanale ha voluto dedicare ai reporter finiti nel mirino di regimi autoritari: la prima a Khashoggi, l'editorialista saudita del Washington Post ucciso al consolato di Riad a Istanbul; la seconda ai cinque reporter di Capital Gazette uccisi in un assalto alla redazione. La terza a Wa Lone e Kyaw Soe Oo, i due giornalisti della Reuters arrestati e condannati in Myanmar, e, infine la quarta alla giornalista filippina Maria Ressa, obiettivo del governo Duterte.
⚡️ “TIME Person of the Year 2018: The Guardians”https://t.co/iNBTzMi22b pic.twitter.com/CjUFYAxc5i
— TIME (@TIME) 11 dicembre 2018
Time ha usato l'espressione "I Guardiani" per definire la categoria di custodi della vera informazione a cui ha attribuito l'onore della copertina di fine anno. "Studiando le scelte per il 2018 ci è apparso chiaramente che la manipolazione e l'abuso della verità sono stati il comune denominatore di tante delle più grandi storie dell'anno", ha detto il direttore della rivista Edward Felsenthal. I "Guardiani" hanno battuto Donald Trump, in corsa per la seconda volta dopo il 2016 e secondo classificato. Al terzo posto il procuratore speciale Robert Mueller: a giudizio di Felsenthal "quest'anno era troppo presto, ma per come stanno andando le cose potrebbe toccare a Mueller la copertina della Persona dell'Anno 2019".