Venerdì 26 Aprile 2024

Russia, sparatoria a scuola: 13 morti. Strage di bambini a Izhevsk

Dopo aver aperto il fuoco, il killer, che indossava una maglietta con una svastica, si sarebbe tolto la vita

La zona vicino alla scuola della sparatoria a Izhevsk (Ansa)

La zona vicino alla scuola della sparatoria a Izhevsk (Ansa)

Roma, 26 settembre 2022 - È di 13 morti, di cui 7 bambini, il bilancio provvisorio della sparatoria andata in scena nella scuola 88 a Izhevsk, nella Russia centrale. Fra le vittime anche due insegnanti e due guardie di sicurezza. Altri 14 studenti e 7 adulti sarebbero rimasti feriti.

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Secondo quanto riportato dai canali Telegram e dalle ricostruzioni delle autorità locali, il killer si chiamerebbe Artem Kazantsev, nato nel 1988, originario della città di Izhevsk, diplomato in quella stessa scuola. L'uomo sarebbe riuscito a entrare nell'istituto e poi in una classe, dove ha aperto il fuoco poco dopo l'inizio delle lezioni. L'agressore, che indossava una maglietta nera disegnata una svastica rossa, avrebbe sparato con due pistole e poi si sarebbe tolto la vita. "Il corpo dell'uomo che ha aperto il fuoco è stato trovato dalla polizia. Secondo i rapporti, si è suicidato", ha detto il servizio stampa del ministero dell'Interno russo.

La notizia ha squarciato, con la sua onda di violenza, l'attualità russa, già in subbuglio dopo l'annuncio della mobilitazione che impone un reclutamento per la guerra in Ucraina, su una fascia di popolazione, secondo numeri non ancora chiari. Il leader russo Vladimir Putin, come affermato dal Cremlino, è a conoscenza della sparatoria ed ha espresso le sue condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari, parlando di "un atto terroristico disumano".

(Notizia in aggiornamento)