Venerdì 26 Aprile 2024

Ronaldinho-show in carcere tra partite e selfie

Paraguay, in cella per il passaporto falso, gioca a calcio nell’ora di libertà. Gli altri detenuti vietano all’ex Pallone d’oro di segnare: "È troppo forte"

L’ex Milan Ronaldinho nel carcere di Asuncion

L’ex Milan Ronaldinho nel carcere di Asuncion

Asuncion (Paraguay), 15 marzo 2020 - Cortile del carcere o Maracanà (o San Siro o Camp Nou) per il Gaucho è sempre futebol bailado, anzi in questo caso futsal. Ronaldinho de Assis Moreira è in detenzione preventiva dal 4 marzo nel carcere della polizia federale. Ma non ha resistito a un "allenamento" con una squadra di carcerati che deve giocare il torneo di calcetto del penitenziario: è finita 11-2 per i suoi e il campione del mondo 2002 ha realizzato cinque reti e fornito sei assist. Ma non parteciperà al torneo interno: primo perché spera di essere rilasciato presto, secondo perché per giocare avrebbe dovuto rispettare una regola per lui impossibile da rispettare: non segnare. E così il Pallone d’oro 2005 ha detto no.

In cella con lui c’è il fratello e procuratore, Roberto, e Wilmondes Sousa Lira, brasiliano, rappresentante dell’ex giocatore in Paraguay. Sono finiti nei guai perché entrati nel Paese con documenti falsificati. Per i giudici l’adulterazione del passaporto è stata fatta da un’organizzazione criminale del narcotraffico, del riciclo di refurtiva e del traffico di esseri umani. Varie persone sono state arrestate e la polizia ha trovato collegamenti col trio di brasiliani. Ronaldinho, il fratello e l’agente erano riusciti a passare la frontiera indenni, ma qualche ora dopo sono stati arrestati in un albergo. Nell’udienza di convalida si sono dichiarati estranei ai fatti e sembrava potessero lasciare la cella, ma un secondo giudice li ha fatti di nuovo inquisire. I tre hanno chiesto i domiciliari, ma non possedendo una casa in Paraguay ed essendo "a rischio fuga" la richiesta dei legali è stata respinta. Nei prossimi giorni compariranno davanti a un nuovo giudice che deciderà se mantenere la custodia o liberarli in attesa del processo.

Ronaldinho, 40 anni il 21 marzo, doveva essere la star di una serata al Casino Il Palazzo, di proprietà di un amico brasiliano, Nelson Belotti. Era stato anche scelto come testimonial di un evento di beneficenza per una fondazione cattolica, la Fraternidade Angelical. Sia Belotti sia i rappresentanti dell’associazione dovranno spiegare ai giudici come erano venuti in contatto con Ronaldinho e se i malviventi arrestati erano intervenuti per avere un profitto. Stella il Gaucho lo è stato lo stesso, ma per il calcetto in carcere e per i detenuti che hanno voluto farsi fotografare con lui e che lo hanno riempito di complimenti. Gonzalez Karjallo, ex presidente dello Sportivo Luqueno e detenuto vip, ingaggiandolo nella sua squadra aveva già assaporato la vittoria, ma come si fa a negare a Ronaldinho il gol? Intanto gli hanno negato la libertà. Si è consolato con un maialino di 15 chili, premio per i suoi cinque gol in quell’amaro assaggio di futsal bailado.