
La portaerei Charles de Gaulle (Reuters)
Parigi, 18 novembre 2015 - Una portaerei, 26 caccia e un'arsenale. Obiettivo: colpire l'Isis. La Francia mostra i muscoli: la Charles De Gaulle è salpata questa mattina da Tolone, nel sud-est delLa Francia, alla volta del Mediterraneo orientale. Il fiore all'occhiello della marina francese Parteciperà alle operazioni francesi contro i jihadisti. Dopo i sanguinosi attentati di venerdì a Parigi, il presidente francese, Francois Hollande, ha deciso di inviare la portaerei "nel Mediterraneo orientale, prima di spostarla, se necessario, verso il Golfo Persico", ha spiegato l'ammiraglio René-Jean Crignola, comandante della Charles de Gaulle, prima della sua partenza. La portaerei, con 18 Rafale a bordo, raddoppierà il potenziale militare della Francia nella regione, dove già dispone di sei Rafale negli Emirati Arabi Uniti e di altrettanti caccia Mirage in Giordania. Il comandante Crignola guida l'intera Task Force 476 che comprende, oltre al gruppo aeronavale francese, diverse navi straniere, fra le quali una fregata britannica e un'altra belga, la Leopold I.
LE PAROLE DEL COMANDANTE - "Il 13 novembre 2015 la Francia è stata attaccata sul suo territorio dall'Isis che ha provocato centinaia di vittime. Il 16 novembre il presidente della Repubblica ha annunciato davanti al congresso l'intensificazione delle operazioni militari contro l'Isis in Siria", ha ricordato Crignola. E' la terza missione della portaerei francese nella zona negli ultimi due anni. Due giorni dopo gli attacchi di Parigi e di Saint Denis, l'aviazione francese ha bombardato massicciamente Raqqa, capitale de facto dello Stato islamico nel nord della Siria. In un raid di proporzioni senza precedenti rispetto ai primi attacchi francesi in Siria di fine settembre, dieci caccia bombardieri hanno sganciato 20 bombe su un centro di comando e uno di addestramento dell'Isis. "Continueremo a bombardare nelle prossime settimane. Non ci sarà nessuna pausa e nessuna tregua", aveva insistito il presidente Hollande davanti a deputati e senatori. "La Francia è in guerra. Siamo in guerra contro il terrorismo jihadista che minaccia il mondo intero", aveva detto. La prossima settimana, ha confermato oggi Hollande, si recherà a Mosca e Washington per incontrare i presidenti Vladimir Putin e Barack Obama così da coordinare le azioni.