Venerdì 26 Aprile 2024

Indagini Nord Stream, primo video sottomarino: "Danni causati da potenti esplosioni"

Il filmato diffuso dal quotidiano svedese Expressen. Prime conclusioni della polizia danese

Roma, 18 ottobre 2022 - I danni subiti dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sono stati casuati da "potenti esplosioni". Queste le conclusioni preliminari delle indagini della polizia danese su quanto avvenuto a fine settembre. Danni che appaiono ingenti nel video pubblicato oggi dal quotidiano svedese Expressen. Si tratta del primo filmato, ripreso da un drone sottomarino. Gli operatori della compagnia norvegese Blueye Robotics hanno fotografato uno dei punti di rottura del Nord Stream 1 sul fondo del Mar Baltico. Le foto sono state scattate a una profondità di 75-76 metri con una telecamera subacquea che ha rilevato il danneggiamento di un tubo scoppiato durante il possibile sabotaggio alle strutture. 

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Un'immagine dal video che mostra i danni delle esplosioni al Nord Stream (Ansa)
Un'immagine dal video che mostra i danni delle esplosioni al Nord Stream (Ansa)

Dalle immagini si intravedono crepe, spigoli vivi che sporgono, il metallo notevolmente deformato. La parte di gasdotto fatta 'saltare' pare essere di almeno cinquanta metri. "econdo gli esperti degli istituti sismologici scandinavi, l'esplosione ha avuto un'intensità di 2,3 gradi della scala Richter

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Tornando alle indagini, la polizia di Copenaghen ha affermato che c'è la conferma che "i danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 nella zona economica esclusiva danese sono stati causati da potenti esplosioni". "È ancora troppo presto per dire qualsiasi cosa sul quadro entro il quale la cooperazione internazionale con Svezia e Germania si svolgerà, dato che dipende da diversi attori", ha spiegato ancora la polizia di Copenaghen, a proposito della decisione dei due Paesi scandinavi di abbandonare il progetto di un'indagine congiunta con Berlino per ragioni di segretezza.

Intanto la Russia lamenta di essere stata esclusa dalle indagini, parlando di comportamento "deplorevole". "Possiamo solo esprimere rammarico per il fatto che l'intero processo di indagine si stia svolgendo in una modalità molto chiusa, senza che possiamo partecipare, senza interazione con la parte russa, che è comproprietario di questi gasdotti", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie i stampa russe. Inchiesta - ha insistito - che, secondo "le dichiarazioni che sentiamo, dalla Germania, dalla Francia, dalla Danimarca, viene a priori adattata per attribuire la responsabilità alla Russia. È assurdo".