Martedì 15 Luglio 2025
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Nato Intesa sul 5% del Pil

Trump esulta: un grande successo. Ma la Spagna chiede più flessibilità. .

Trump esulta: un grande successo. Ma la Spagna chiede più flessibilità. .

Trump esulta: un grande successo. Ma la Spagna chiede più flessibilità. .

Per il presidente americano, Donald Trump, il vertice Nato è stato "un grande successo". Di certo, poteva andare peggio. E se il tycoon è entusiasta soprattutto dell’aumento delle spese per la Difesa da parte dei Paesi membri, anche sul capitolo Ucraina si è riusciti a raggiungere un’intesa di massima che possa in qualche modo accontentare tutti. In attesa di tempi migliori. Intanto, adesso gli Stati dovranno tenere fede alla parola data, con la premier Meloni che ha definito ‘sostenibile’ l’impegno per le finanze italiane.

TROVATO L’ACCORDOL’intesa raggiunta dai 32 Paesi membri della Nato prevede un aumento della spesa militare pari al 5% del proprio Pil entro i prossimi 10 anni. Attualmente, la percentuale era fissata al 2% con gran parte delle spese a carico degli americani e con alcuni Paesi che non raggiungevano nemmeno quel 5%. Adesso, con la soglia raddoppiata di più del doppio, secondo il presidente Trump i rapporti fra gli alleati sono più equi. L’accordo prevede due categorie. La prima è quella militare pura, che dovrà raggiungere il 3,5 per cento del Pil. L’altra riguarda più generici investimenti nella sicurezza, e dovrà essere dell’1,5 per cento del Pil. Tutti d’accordo insomma, tranne la Spagna, che vorrebbe maggiore flessibilità e che Trump ha attaccato durante la sua conferenza stampa-fiume, con una minaccia finale. "È terribile quello che ha fatto la Spagna. Penso che siano l’unico Paese che non pagherà l’intero importo. Vogliono rimanere al 2%, penso sia terribile". E subito dopo ha aggiunto: "Sapete che faremo? Negozieremo con la Spagna un accordo commerciale, faremo pagare loro il doppio. E sono davvero serio al riguardo. Faremo in modo che la Spagna paghi".

LE RASSICURAZIONI DI MELONIL’Italia sembra pronta a fare la sua parte. La premier Giorgia Meloni, per prima cosa ha ribadito l’assoluta necessità che il Patto Atlantico resti compatto. Sull’aumento per le spese della difesa, definite "necessarie e sostenibili", Meloni ha voluto rassicurare, spiegando che non saranno tagliate altre voci. "Non toglieremo nemmeno un euro dalle priorità del governo e dei cittadini italiani" ha dichiarato, aggiungendo che, con una congiuntura economica positiva, sarà possibile realizzare una politica espansiva a favore delle imprese italiane.

TRUMP A RUOTA LIBERAIl presidente americano è stato il protagonista assoluto di questo vertice, oscurando di gran lunga il segretario generale, Mark Rutte, che, al contrario, è stato considerato da molti un suo gregario. Il tycoon ha tenuto una conferenza stampa fiume, durante la quale ha toccato diversi temi, in testa la cosiddetta "guerra dei 12 giorni" culminata con l’attacco ai siti nucleari iraniani. Trump ha tenuto a precisare che si è trattato di un’operazione "straordinaria" con le apparecchiature di Teheran che sono state praticamente distrutte. Oltre agli attacchi alla stampa americana, il tycoon ha ribadito la validità dell’articolo 5 del Trattato, che prevede una difesa collettiva nel caso in cui uno dei Paesi del Patto sia attaccato.

UNA LUCE PER L’UCRAINAPur senza condannare l’invasione dell’Ucraina, Trump ha evidenziato come Putin potrebbe avere mire "che vanno al di là di Kiev". Anche per questo,l’incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è stato particolarmente cordiale e, a detta di entrambe le parti, fruttuoso. Il presidente Usa ha aperto alla possibilità di fornire a Kiev il sistema di difesa missilistica Patriot e dichiarato che scherzava quando diceva che avrebbe chiuso la guerra in un giorno. Forse perché non è riuscito a farlo nemmeno dopo diversi mesi di negoziati.