Giovedì 12 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Muro al confine tra Usa e Messico, veterano raccoglie 9 milioni per Trump

Mentre il presidente discute con il Congresso per ottenere la cifra necessaria, un ex militare ha creato una petizione su GoFundMe raccogliendo consensi e denaro

Brian Kolfage, veterano che raccoglie fondi per il Muro di Tump (da briankolfage.com)

New York, 21 dicembre 2018 - Mentre è in corso il tira e molla tra Donald Trump e Congresso per l'approvazione della legge di bilancio che finanzia il governo fino a febbraio, e da cui il tycoon pretende oltre 5 miliardi di dollari per la realizzazione del muro al confine tra Stati Uniti e Messico, si moltiplicano le iniziative per sostenere il progetto del presidente.

La misura è passata alla Camera con 217 voti favorevoli e 185 contrari, e ora il provvedimento dovrà approdare in Senato, dove la strada però appare tutta in salita perchè i repubblicani non hanno i numeri, aumentando così il rischio di shutdown. Anche perchè Trump ha già detto che non firma se non c'è la copertura per il muso al confine con il Messico (Trump ha detto: "Se i democratici votano no" ai finanziamenti per il muro, "ci sarà uno shutdown che durerà molto a lungo").

In tutto ciò s'inseriscono le 'collette' per sostenere il progetto di Trump. Tra le tante iniziative quella che riscuote più consensi, e denaro, è di Brian Kolfage, veterano dell'Air Force che ha subito l'amputazione di entrambe le gambe e di un braccio in Iraq nel 2004. Kolfage ha creato una petizione su GoFundMe, invitando ogni americano a versare 80 dollari per raccogliere 1 miliardo di dollari e finanziare 'the wall'. E in 4 giorni, quasi 200.000 persone hanno contribuito versando nel complesso circa 9 milioni di dollari.

L'ex militare sulla pagina della petizione indica le stesse priorità ribadite dal presidente, cioè proteggere gli americani dai criminali, proteggere i soldi dei contribuenti, mettere l'America al primo posto e eliminare la droga dalle strade. "Anche se arriviamo a metà della cifra, equivale a metà del muro. Possiamo farcela".

Kolfage, intervistato dalla Cnn, ha raccontato che l'idea gli è venuta circa un anno fa, dopo aver osservato "l'immobilismo dei nostri politici. Ho ricevuto migliaia di email da cittadini che hanno aspettato in fila per diventare cittadini americani e hanno completato il processo in maniera legale. Mi sono estremamente grati. Stanno donando, da entrambe le parti politiche. Ecco perché il movimento sta crescendo così rapidamente".  

Il veterano non ha ancora parlato direttamente con il presidente: "ma ci piacerebbe. Alla fine, tutto questo è per la sua promessa fatta in campagna elettorale. La gente sta urlando, spero che lui ascolti".