
Un bambino piange (BUSINESS PRESS)
Parigi, 30 novembre 2018 - E' stata approvata dall'Assemblea nazionale francese la legge contro "la sculacciata". La legge, dalle conseguenze soprattutto simboliche, vieta le "violenze ordinarie a scopo educativo", come le sculacciate o gli schiaffi.
Il provvedimento anti-sculacciata è stato discusso a lungo. Fu infatti presentato durante la presidenza di François Hollande, nel 2006, ma era stato bocciato dal Consiglio costituzionale per una questione di forma.
Il testo attuale, riproposto dai centristi del MoDem, ha trovato l'opposizione solo di una deputata eletta con l'estrema destra, Emmanuelle Menard, che reputa la legge un problema per le famiglie perché "priva i genitori delle loro prerogative". I deputati della destra dei Républicains non hanno votato.
E non è un caso se proprio le autorità francesi siano tornati sul tema sulla "punizione corporale", infatti secondo la Ong Childhood Foundation, l'85% dei genitori francesi ricorre alla punizione corporale, contrariamente a molti altri Paesi europei, fra cui Svezia e Germania.
Non sono previste sanzioni per padri e madri dalla 'sculacciata' facile, ma la legge permetterà, spiega il relatore, di "porre fine alla possibilità per i giudici di riconoscere un diritto di correzione ereditato dal XIXesimo secolo che non ha pertanto nessuna esistenza nel codice penale".
La novità pone la Francia in linea con la legislazione internazionale: già nel marzo 2015 il Consiglio d'Europa per i diritti civili aveva richiamato Parigi per non aver bandito la sculacciata, cosa invece fatta dalla maggior parte degli altri Paesi europei (la Francia sarebbe il 55esimo, la Svezia è stata la prima). Poi l'anno seguente era stato un Comitato dell'Onu sui diritti del bambino a sollevare l'argomento, esortando le autorità francesi a "proibire esplicitamente" tutte le forme di punizione corporale dei bambibni.
In sostenitori della legge sottolineano, studi alla mano, che i bambini percossi soffrano di disturbi mentali e fisici.