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"Come nel ’45, la vittoria domani sarà nostra", ha proclamato Putin alla vigilia della sfilata del 9 maggio, che ricorda la sconfitta del III Reich 77 anni fa. Oggi sotto il Cremlino sfileranno 11mila soldati, 3mila in meno dell’anno scorso, e un terzo in meno di mezzi corazzati, autoblindati, panzer, postazioni missilistiche mobili, a causa dell’impegno in Ucraina e delle perdite in due mesi e due settimane di combattimenti. Si era prevista una vittoria lampo, ma gli ucraini resistono grazie alle armi fornite dai Paesi amici occidentali. "Oggi i nostri soldati combattono fianco a fianco come i loro antenati per sconfiggere il nazismo, che torna ad alzare la testa in Ucraina", ha dichiarato Putin, che tornerà a parlare oggi sulla Piazza Rossa. "Se ieri l’Urss di Stalin riuscì a sconfiggere Hitler, oggi annienteremo i nazisti di Zelensky". Ma il ricordo del passato è parziale, Putin ricorda solo una parte della storia. Ucraina ultime notizie, Zelensky: "60 civili uccisi da bomba su scuola" Russia, cosa succederà il 9 maggio: la parata a Mosca e il possibile annuncio di Putin Innanzitutto, l’Unione sovietica di Stalin firmò nel ’39 un patto di non aggressione con la Germania di Hitler (trattato noto come Molotov-Ribbentrop) choccando la comunità internazionale. Ma fu il protocollo segreto a rappresentare il cuore della vergogna: la spartizione futura del territorio sovietico-tedesco. La Polonia doveva restare indipendente, così come gli altri Stati. Ma nel 1940 Mosca costrinse Estonia, Lettonia e Lituania a unirsi all’Urss, completando l’espansione territoriale. Fu l’Armata Rossa a liberare Auschwitz, e non gli americani, come si vede ne ’La vita è bella’, ma il film di Benigni è una favola. I bimbi nei lager venivano eliminati il primo giorno, perché non servivano. E furono i soldati sovietici ad arrivare per primi a Berlino. Nessun Paese ha subito più ...
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