Domenica 27 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Iraq, attacco peshmerga curdi contro l'Is asserragliata a Kirkuk. E l'aviazione uccide 14 jihadisti

In Iraq, Siria e Libia si combatte l'avanzata islamica. Ma ormai l'universo jihadista è davvero grande e a preoccupare l'Occidente è soprattutto l'espansione in Libia, in particolare nell'area di Sirte dove l'orrore è pane quotidiano con esecuzioni e crocefissisoni. Sinai: 2 agenti egiziani uccisi

Isis, le zone di diffusione (Ansa/Centimetri)

Roma, 26 agosto 2015 -  Le milizie curde peshmerga hanno lanciato oggi un'offensiva nel governatorato di Kirkuk, a sud del Kurdistan iracheno, per riprendere il controllo di diverse città ora sotto il controllo dello Stato islamico. All'offensiva partecipa anche la Coalizione internazionale anti-Isis che fornisce supporto aereo. Kirkuk è situata a soli 80 chilometri a sud di Erbil, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, e a circa 130 chilometri a sud est di Mosul, roccaforte dell'Isis, teatro ormai da oltre un anno di combattimenti fra terroristi islamici e forze di sicurezza irachene, compresi i peshmerga curdi.

RAID GOVERNATIVO - E' intanto di 14 militanti dell'Isis uccisi il bilancio di un raid aereo condotto dalle forze armate irachene a Samarra. Secondo quanto riferisce un comunicato della sicurezza irachena, gli aerei da combattimento dell'aviazione militare hanno inferto un duro colpo a un rifugio jihadista. Nel corso dell'operazione, infatti, oltre ai 14 combattenti dell'Isis sono stati distrutti diversi depositi di armi e munizioni. Da giorni l'area nei dintorni di Samarra, storica città irachena nel governatorato di Baghdad, si sono intensificati gli scontri fra le forze di sicurezza e i militanti jihadisti.

QUI SINAI - La Provincia del Sinai, gruppo affiliato all'Isis, ha rivendicato l'attacco odierno nel nord del Sinai che è costato la vita a due agenti egiziani. I jihadisti hanno pubblicato sul web immagini che mostrano il cadavere di una delle vittime aggiungendo di "avere ucciso i due poliziotti apostati vicino a un ufficio postale a Arish e di essersi impadroniti delle loro armi". Al vaglio la rivendicazione. Secondo il ministero dell'Interno egiziano gli "assalitori non sono stati ancora identificati". Ma ormai l'universo jihadista è davvero grande e a preoccupare l'Occidente è soprattutto l'espansione in Libia, in particolare nell'area di Sirte.

DEVASTAZIONE E MORTE - A Sirte l'Isis non frena l'orrore delle esecuzioni pubbliche. Quattro persone sono state giustiziate nelle ultime 48 ore e il corpo di una delle vittime, che era accusata di essere una spia del gruppo rivale Alba libica, è stato esposto in pubblico su una croce come monito per gli altri. A riferire delle quattro esecuzioni sono alcuni residenti di Sirte coperti dall'anonimato, i quali precisano che tutte le vittime indossavano tute arancioni come quelle dei detenuti di Guantanamo. Inoltre un video diffuso dai militanti mostra l'uccisione di uno dei quattro a colpi d'arma da fuoco e la sua successiva crocifissione

RESISTENZA A RISCHIO -  Alba libica è un gruppo armato che sostiene il governo libico non riconosciuto internazionalmente di Tripoli, che a Sirte ha condotto raid aerei contro lo Stato islamico. Questo mese l'Isis ha represso una rivolta condotta da un gruppo musulmano salafita e da residenti armati che provavano a sottrarre allo Stato islamico il controllo di Sirte. Inoltre l'Isis sta provando a riprendere il controllo della città libica orientale di Derna, da dove è stato cacciato a giugno dal gruppo rivale Brigata martiri Abu Salim, aiutato dai residenti. Fonti militari libiche hanno annunciato che "aerei militari non identificati hanno bombardato pesantemente questa mattina l'Isis a Sirte". Secondo le stesse fonti i bombardamenti "hanno distrutto postazioni Isisi e causato numerosi morti e feriti", senza però precisare il numero delle vittime.

SEQUESTRO CURDI - Sempre ieri il gruppo terrorista Stato islamico ha sequestrato 20 cittadini curdi in una zona a sud di Kobane, nel nord della Siria e vicino al confine con la Turchia. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Il rapimento è avvenuto precisamente nel villaggio di Qoulan, alla periferia di Sarin. Al momento si sconoscono i motivi del sequestro e non si sa quando sia avvenuto precisamente. A maggio 2014 circa 150 studenti curdo-siriani furono presi in ostaggio dall'Isis mentre tornavano a casa a Kobane da Aleppo, ma alla fine furono liberati. I combattenti curdo-siriani del gruppo Forze di protezione del popolo continuano a combattere contro lo Stato islamico nel nord della Siria per difendere la zona a maggioranza curda e negli ultimi mesi hanno recuperato terreno. In passato i jihadisti hanno sequestrato e poi compiuto esecuzioni contro persone accusate di appartenere a questa milizia curda o di collaborarvi. Le tre principali enclaves curde in Siria sono Kobane, Afrin (queste due nella provincia settentrionale di Aleppo) e al-Yazira (che si trova nella provincia di al-Hasaka).  

NUOVE DISTRUZIONI - Sempre in Siria  i militanti dello Stato islamico hanno pubblicato sui social network cinque foto che mostrano la distruzione del tempio di Baal Shamin di età romana a Palmira, nel centro della Siria. Nelle immagini si vedono gli esplosivi che vengono portati dentro il tempio e piazzati intorno alle mura, e poi si vedono una grande esplosione e le macerie. Il tempio di Baal Shamin è stato fatto saltare in aria domenica e l'Unesco ha definito quest'atto un crimine di guerra.  

SPAGNA, ARRESTATI RECLUTATORI ISIS - Quattordici persone sospettate di reclutare combattenti per lo Stato islamico da inviare in Siria e Iraq sono state arrestate ieri in un'operazione congiunta di Spagna e Marocco. Lo riferisce il ministero dell'Interno spagnolo.