Mercoledì 24 Aprile 2024

Tonga, Internet ko da giorni. Cosa succede a un Paese senza Rete

Un ritorno al passato per l'arcipelago del Pacifico meridionale. Molti pensano sia "una catastrofe, una crisi nazionale"

Arcipelago di Tonga

Arcipelago di Tonga

Nuku'alofa (Tonga), 23 gennaio 2019 - Cosa succede in un Paese se Internet va in black out? L'arcipelago di Tonga, nel Pacifico meridionale, lo sta scoprendo a sue spese. Abitanti e turisti isolati dal resto del Mondo:  "Una catastrofe assoluta", è il pensiero comune sulle isole. 

E' stata la rottura di un cavo sottomarino a provocare il ritorno a un passato senza internet. Qualcuno ha gioito, vedendo nella rete una fonte di stress, ma la maggior parte dei polinesiani si sta disperando: "Siamo tutti molto dipendenti da Internet per il commercio e per i servizi pubblici", ha spiegato Mary Fonua, caporedattore del sito d'informazione online Matangi Tonga. 

Fonua illustra tutta una serie di inconvenienti: "Non abbiamo più Facebook, che viene utilizzato dagli emigrati di Tonga per comunicare con le loro famiglie, le aziende non possono più effettuare ordini, le compagnie aeree non possono più prenotare biglietti".

Inoltre l'interruzione di internet impedisce anche i trasferimenti di denaro verso l'arcipelago, su cui molte famiglie fanno affidamento. "E' una crisi nazionale", conclude Fonua. 

Le autorità di Tonga sono sotto pressione perchè si sbrighino a risolvere la situazione, pena una crisi economica e sociale nell'arcipelago. Al momento si è ricorsi a una connessione satellitare locale molto meno potente. Ma la cosa richiede meno traffico dati, e quindi sono stati bloccati tutti i social network non essenziali, compreso Facebook. 

Il gestore del cavo internet, lungo 827 chilometri, la Tonga Cable, che serve anche le isole Figi, ha spiegato che in questa situazione verranno fatte scelte in base alle priorità, su chi può accedere alla rete finchè non sarà riparato il guasto.

Paula Piukala, direttrice della società Tonga Cable è intervenuta sulla crisi alla radio: "I social network rappresentano l'80% del nostro traffico internazionale. Nel frattempo bisogna bloccare Facebook, YouTube e altri siti per sfruttare al meglio la larghezza di banda ridotta del satellite per ciò che è importante per il Paese". Al momento le previsioni sono di due settimane di tempo per riparare il cavo in fondo al mare.