Mercoledì 11 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Il pressing americano convince Netanyahu. Cibo e aiuti a Gaza dopo due mesi e mezzo

Per la prima volta da due mesi e mezzo, cinque camion carichi di aiuti umanitari e cibo per bambini sono...

Per la prima volta da due mesi e mezzo, cinque camion carichi di aiuti umanitari e cibo per bambini sono...

Per la prima volta da due mesi e mezzo, cinque camion carichi di aiuti umanitari e cibo per bambini sono...

Per la prima volta da due mesi e mezzo, cinque camion carichi di aiuti umanitari e cibo per bambini sono entrati a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom. Effetto dell’annuncio di Benjamin Netanyahu domenica sera dopo una turbolenta riunione di governo. Ma soprattutto dopo la forte pressione degli Usa, come ricostruito dal Washington Post. Per la prima volta il premier israeliano ha dichiarato che a Doha i colloqui riguardano anche "la fine dei combattimenti". Tuttavia, Netanyahu ieri ha alzato i toni contro "i leader di Londra -Ottawa-Parigi", i quali, "chiedendo a Israele di porre fine a una guerra difensiva per la nostra sopravvivenza, offrono un enorme premio per l’attacco genocida del 7 ottobre, invitando ad altre atrocità". Secondo Netanyahu, così si premia Hamas.

La portavoce della Casa Bianca, Caroline Leavitt, ha dichiarato che "il presidente vuole che la guerra a Gaza finisca. E Trump ha chiarito ad Hamas che vuole che tutti gli ostaggi vengano rilasciati". La decisione di Netanyahu di aprire i valichi è arrivata dopo ore di colloqui telefonici con l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff. Scatenando un’ondata di rabbia e critiche nei partiti della destra israeliana a cui è stato negato il voto. Netanyahu ha pubblicato sui social un video in cui ha spiegato la mossa: "Non dobbiamo arrivare a una situazione di carestia a Gaza, i più grandi amici di Israele non possono accettare la fame di massa".