Roma, 15 dicembre 2023 - Nella notte l'esercito russo ha attaccato con lanci di droni iraniani le regioni di Mykolaiv, Kherson, Khmelnytskyi e Poltava, l'antiaerea ucraina ha abbattuto tutti i 14 velivoli senza pilota. Intanto il premier ungherese, Viktor Orban, rivendica tutti i fondi europei destinati all'Ungheria e bloccati a causa delle violazioni dello Stato di diritto, per dare via libera al pacchetto di aiuti per l'Ucraina. Orban ha bloccato 50 miliardi di euro (55 miliardi di dollari) dopo l'ok dei leader europei all'apertura ai negoziati di adesione di Kiev all'Unione europea. Timori per la sorte dell’oppositore russo Aleksei Navalny, Mosca afferma che è stato spostato in un altro carcere.
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"Continuano pesanti combattimenti per il controllo della città di Marinka, già distrutta, e delle aree circostanti nell'Ucraina sudorientale. La Russia probabilmente ha ancora ridotto le piccole sacche di territorio controllate dall'Ucraina rimaste all'interno dei confini della città". A scriverlo è l'intelligence britannica, nell'ultimo rapporto divulgato dal ministero della Difesa di Londra su X.
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 26 droni ucraini sulla Crimea, lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. "Oggi, dalle 20:30 ora di Mosca alle 22:30, è stato fermato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico utilizzando veicoli aerei senza pilota su obiettivi del territorio della Repubblica di Crimea. Sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 26 veicoli aerei senza pilota ucraini sulla penisola di Crimea".
Quanto potrebbe resistere l'Ucraina senza l'aiuto degli Stati Uniti e della Nato. Secondo la Cnn i servizi segreti occidentali stanno cercando di prevederlo, davanti al rischio che il pacchetto di aiuti americani fermo al Congresso e il blocco ai fondi Ue dell'Ungheria. Un funzionario americano parla di una resistenza di mesi, o anche sconfitta entro l'estate. La preoccupazione più immediata è l'impatto che la mancanza di aiuti potrebbe avere sulla controffensiva e est e a sud.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha contestato in un'intervista oggi alla NbcNews l'affermazione con cui Donald Trump, ma non lo cita mai, ha assicurato di poter mettere fine alla guerra in Ucraina in un giorno. "E' troppo complicato" per poter risolvere la situazione così facilmente, ha commentato Peskov.
Andrii Yusov, rappresentante della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa (Gur), ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha indicato cifre esagerate sui russi che combattono in Ucraina. Lo zar ieri aveva parlato della presenza di 617mila soldati del Cremlino nel territorio di Kiev.
Pesanti combattimenti sono in corso per il controllo della città di Maryinka e dei suoi dintorni nel sud-est dell'Ucraina. Ma secondo gli ananlisti della Difesa britannici "i progressi compiuti dalla Federazione Russa in questo quadrante del fronte sono dubbi".
Secondo quanto riferito da funzionari ucraini alla Cnn le forze di Kiev stanno già razionando le munizioni, mentre le forze russe rispondono al fuoco con un rapporto cinque-sette volte maggiore di quello che le forze ucraine sono in grado di fare. Senza ulteriori aiuti statunitensi, i funzionari occidentali ritengono che l'Ucraina esaurirebbe prima i missili a lungo raggio, poi i missili di difesa aerea e successivamente le munizioni di artiglieria e i missili a corto raggio come i missili anticarro Javelin a spalla e i missili antiaerei Stinger.
Dopo l'affermazione di Vladimir Putin che la Russia era pronta a continuare a cooperare con la Francia e che aveva buoni rapporti di lavoro con Macron, ma che il leader francese li aveva interrotti, il presidente francese ha risposto che se lo zar vuole parlare con lui il suo "numero di telefono" non è cambiato. "Se Putin vuole un dialogo e ha proposte per raggiungere una pace duratura in Ucraina, sono pronto a lavorare (con lui). Non ho cambiato il mio numero di telefono", ha risposto Macron così alle domende dei giornalisti durante una conferenza stampa al termine del vertice Ue a Bruxelles.
In corso, ancora, pesanti combattimenti per il controllo della città distrutta di Marinka e dei suoi dintorni nel sud-est dell'Ucraina, ma il ministero della Difesa britannico sostiene: «i progressi compiuti dalla Federazione Russa in questo quadrante del fronte sono dubbi». Secondo l'intelligence inglese, nonostante piccole conquiste all'interno di quest'area, una svolta ampia e significativa russa in questo settore resta improbabile.
Il leader dell'opposizione russa Alexey Navalny è stato prelevato da una prigione vicino a Mosca e portato in una località sconosciuta. A dichiararlo la sua portavoce, Kira Yarmysh, che riferisce che il leader è stato allontanato dalla regione di Vladimir, vicino Mosca, l'11 dicembre con la segnalazione di un potenziale trasferimento in carcere. Gli avvocati non lo vedono dal 6 dicembre, perché non gli è stato permesso d'incontrarlo. Da tale data il penitenziario ha cessato anche i collegamenti video di Navalny alle udienze in tribunale, citando problemi tecnici.
La Francia considera molto preoccupante la mancanza di notizie e ritiene la Russia responsabile della salute dei suoi detenuti, soprattutto prigionieri politici. Ricorda inoltre gli obblighi internazionali in merito al rispetto dei diritti dell'uomo. Il portavoce del ministero degli Esteri francese: "Chiediamo alla Russia di liberare tutti i suoi prigionieri politici, immediatamente e senza condizione e di fermare le procedure giudiziarie nei loro confronti"
Nella provincia della Transcarpazia (Ucraina ovest) più precisamente nel Comune di Keretsky, un deputato locale ha fatto esplodere due granate nell'edificio del consiglio comunale durante una riunione. Un video pubblicato dalla polizia su Telegram mostra un uomo vestito di nero che entra in aula nel corso di un'accesa discussione, estrae dalle tasche delle bombe a mano e, sganciando le spille di sicurezza, le lascia cadere a terra. Finora ha provocato 26 feriti, di cui 6 in gravissime condizioni. La polizia nazionale ucraina ha riferito che gli investigatori indagheranno l'incidente come atto terroristico.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "chiaramente non è stato all'altezza delle aspettative dei paesi occidentali". Lo ha dichiarato questa mattina il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov per il quale sarebbe ormai evidente la forte spinta tra i paesi europei a ridurre gli aiuti a Kiev.
La Russia ha perso 343.890 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 1.090 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 5.706 carri armati, 10.654 veicoli corazzati da combattimento, 10.699 veicoli e serbatoi di carburante, 8.099 sistemi di artiglieria, 920 sistemi di razzi a lancio multiplo, 605 sistemi di difesa aerea, 324 aerei, 324 elicotteri, 6.226 droni, 22 imbarcazioni e un sottomarino.