Venerdì 26 Aprile 2024

Disastro nucleare Fukushima, Tepco condannata a risarcimento record

La società giudicato colpevole per non essere stata in grado di prevenire la catastrofe

Tokyo, 13 luglio 2022 - Nuova sentenza legata al disastro nucleare di Fukushima, avvenuta in Giappone del marzo 2011. Un tribunale di Tokyo ha giudicato colpevole l'operatore Tokyo Electric Power (Tepco) per non essere stato in grado di prevenire la catastrofe che ha portato al collasso della struttura della centrale nucleare, ordinando un rimborso record di 13.000 miliardi di yen, l'equivalente di 94,6 miliardi di euro. La cifra include sia le spese per lo smantellamento dei reattori danneggiati che il risarcimento per i residenti locali che sono stati costretti a evacuare.

Operai con le tute protettive anti radiazioni (Ansa)
Operai con le tute protettive anti radiazioni (Ansa)

La sentenza regola un contenzioso del 2012 contro i dirigenti del gruppo, a seguito del triplice incidente: il terremoto di magnitudo 9, lo tsunami che ne è seguito e la propagazione delle radiazioni nelle aree circostanti. Secondo la Corte, quattro dirigenti della Tepco dovranno rimborsare l'operatore - come richiesto dagli azionisti - per le colossali perdite subite dal gruppo a causa degli enormi costi sostenuti.

Il processo si concentrava sul livello di affidabilità di una valutazione delle attività sismiche nell'area eseguita da una commissione governativa nel 2002, nove anni prima dell'incidente. Gli azionisti ritengono che la valutazione fosse credibile e che i gestori avrebbero dovuto fare di più per salvaguardare l'impianto da un enorme tsunami che era lecito attendersi. Gli ex dirigenti, invece, affermavano che la valutazione non fosse attendibile, quindi non potevano prevedere i danni di uno tsunami di quella portata, e che non ci fosse comunque il tempo di adottare le misure preventive necessarie. Lo stesso giudice del tribunale ha ispezionato per la prima volta l'impianto, attualmente in fase di bonifica, nell'ottobre dello scorso anno.