Mercoledì 23 Luglio 2025
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

Freddata una deputata dem. In America è caccia all’uomo

Finto poliziotto ha ucciso la parlamentare del Minnesota assieme al marito. Ferito anche un senatore statale. Nell’auto del sospetto killer una lista di 70 nomi.

La deputata. del Minnesota Melissa Hortman, 55 anni, è stata uccisa assieme al marito. Il senatore del North Star State,. John Hoffman, 60 anni, è rimasto ferito

La deputata. del Minnesota Melissa Hortman, 55 anni, è stata uccisa assieme al marito. Il senatore del North Star State,. John Hoffman, 60 anni, è rimasto ferito

Con decine di carri armati pronti a sfilare a Washington nella parata militare per celebrare i 250 anni dell’esercito (nello stesso giorno del compleanno di Donald Trump) e diversi milioni di cittadini nelle strade di almeno 2000 città e paesi da una costa all’altra degli Stati Uniti, per contestare il presidente autoritario, ossessionato dall’espulsione degli immigrati clandestini che per lui sono tutti criminali e invasori, un’America lacerata e spezzata, con la Guardia nazionale e i marines a Los Angeles e in Texas, si è svegliata ieri mattina con il primo assassinio politico del suo secondo mandato. Un uomo vestito da poliziotto ha ucciso alla periferia di Minneapolis nella cittadina di Brooklyn Park la deputata democratica statale Melissa Hortman e il marito nel cuore della notte dopo aver bussato alla porta dicendo: "Polizia". Pochi minuti prima lo stesso killer aveva ridotto in fin di vita a pochi chilometri distanza, nella contea di Champlin, il senatore statale, sempre democratico, John Hoffman e la moglie, sparando contro di loro cinque colpi di pistola ciascuno.

I loro nomi erano in una lista precisa di 70 nomi che il killer ha abbandonato, fuggendo a piedi, in un furgone attrezzato come un’auto civetta delle forze dell’ordine. Centinaia di agenti della polizia di Minneapolis e dell’Fbi gli stanno dando la caccia, cercando di decifrare anche una sorta di manifesto che l’uomo ha abbandonato, insieme alla lista dei presunti obiettivi e alcuni volantini del corteo “No Kings“, contro Donald Trump.

Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ex candidato alla vicepresidenza con Kamala Harris, ha lanciato un appello a tutta la popolazione dello Stato, invitandola a rinunciare a tutte le manifestazioni di protesta in programma, fino a quando il killer non sarà stato catturato. La polizia ha reso noto in serata che il sospetto killer è un ex militare, diventato una sorta di miliziano e mercenario, responsabile di un servizio di sicurezza privato, padre di 3 figlie, che nel 2019 forniva consulenze sulla sicurezza anche allo stesso governatore, che lo aveva nominato personalmente. Il sospetto killer si chiama Vance Luther Boelter, di 57 anni, e avrebbe fatto esperienze in vari fronti di guerra compreso il Medio Oriente. Recentemente era diventato un fanatico del movimento anti abortista e molti nella sua lista erano infatti politici favorevoli alla libera scelta della donna.

Gli investigatori del Minnesota si erano recati prima presso l’abitazione del senatore e della moglie feriti e poi hanno deciso di controllare l’abitazione della deputata Melissa Hortman, che era stata anche portavoce della Camera statale del Minnesota, durante la campagna per la libera scelta. Gli agenti, nel pieno della notte, hanno visto la finta macchina della polizia sul vialetto d’ingresso della deputata e il killer, che stava uscendo dalla porta dopo il duplice omicidio. Dopo un breve scontro a fuoco, l’uomo è riuscito a fuggire nel buio, facendo perdere le tracce, ma l’area dove può nascondersi è piuttosto circoscritta. Si sono alzati i droni e gli elicotteri coi raggi infrarossi e la zona sarebbe ormai stata circondata. Il killer, braccato, sembra avere le ore contate. Il governatore Tim Walz ha condannato il gesto, parlando apertamente di un "atto deliberato di violenza politica".

Il presidente Trump, invece, non ha avuto di meglio che commentare "terribile sparatoria". Chi non era sul mall di Washington a festeggiare, aspettando la parata, il saluto ai veterani e i fuochi artificiali, era però per le strade di 2000 città avvolto nella bandiera Usa e non più solo in quella messicana per gridare: "L’America non vuole re".