Venerdì 26 Aprile 2024

Francia, ancora in piazza contro la riforma delle pensioni. Scontri a Parigi

Decimo giorno di proteste: 450mila i manifestanti nella capitale francese. Incidenti anche a Nantes

Parigi, 28 marzo 2023 – Decimo giorno di proteste contro la riforma delle pensioni in Francia. Secondo i numeri forniti dalla Confédération générale du travail (Cgt) sono 450mila i manifestanti scesi in piazza a Parigi, dove peraltro si registrano scontri con cassonetti dell'immondizia dati alle fiamme nella zona di boulevard Voltaire e la polizia che ha effettuato alcune cariche. Le Figaro riferisce anche che alcuni dimostranti hanno saccheggiato un negozio Leclerc, frantumando le vetrine e hanno acceso un rogo sul marciapiede di fronte. Nella capitale finora sono stati finora 22 i fermi e 10.000 le persone perquisite dalle forze dell'ordine. Inoltre si registrano anche due feriti.

Parigi: vandalismi durante le proteste contro la riforma delle pensioni (Ansa)
Parigi: vandalismi durante le proteste contro la riforma delle pensioni (Ansa)

Chiusa la Tour Eiffel, mentre ieri era stata la volta del Museo del Louvre. Intanto il sindacato Cgt annuncia la sospensione dello sciopero dei netturbini, iniziato lo scorso 6 marzo: nella capitale francese vi sono ancora circa 7.000 tonnellate di rifiuti per le strade non raccolti.

Incidenti a Nantes

Le Figaro riferisce di momenti di tensione anche a Nantes, anche se la situazione è per ora relativamente tranquilla rispetto alle precedenti mobilitazioni. Incendi sono stati appiccati in strada, ci sono stati danneggiamenti e lanci di lacrimogeni. Gruppi di manifestanti, si vede in un video diffuso su Twitter, hanno lanciato pietre contro le finestre di il commissariato di polizia di Olivier de Clisson, una delle arterie del centro città.

I numeri della protesta

La mobilitazione contro le pensioni è però in calo. Secondo le autorità (prefetture o polizia) oggi in tutta la Francia sono scese in piazza 556mila persone. Il dato è quello delle 18, riporta Le Figaro ricordando che il 23 marzo erano state 836mila (sempre secondo le fonti ufficiali) e il 7 marzo erano oltre 1 milione alla stessa ora.