Mercoledì 24 Aprile 2024

Falsi certificati di negatività al Covid, arrestato medico bengalese

L'uomo, direttore di un ospedale privato a Dacca, preso mentre cercava di fuggire in India indossando un burqa

Vietati gli sbarchi di voli dal Bangladesh (Ansa)

Vietati gli sbarchi di voli dal Bangladesh (Ansa)

Dacca (Bangladesh), 15 luglio 2020 - La polizia del Bangladesh ha arrestato il responsabile di un ospedale privato, sospettato di aver rilasciato migliaia di certificati falsi di negatività al Covid-19. Secondo quanto riporta la Bbc, Mohammad Shahed, presidente dell'ospedale privato Regent di Dacca, è stato fermato nel distretto di Satkhira, mentre cercava di fuggire in India indossando un burqa.

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L'inchiesta

Per la polizia Shahed era in fuga da quando il 7 luglio era stato chiuso l'ospedale. Nove persone dello staff erano già finite in manette dopo un'indagine da cui erano saltati fuori almeno 6.000 certificati contraffatti e alla struttura stata revocata l'autorizzazione a effettuare i test dopo la scoperta di referti con falsi positivi e falsi negativi. Domenica era stata arrestata una dottoressa di un altro ospedale accusata di essere coinvolta nel rilascio di certificati Covid-19 fasulli in un'altra struttura privata di Dacca. Il Bangladesh ha confermato sinora più di 190.000 casi di coronavirus con oltre 2.400 morti dal primo caso segnalato l'8 marzo.

Lo stop ai voli da Dacca

L'arresto avviene dopo che numerosi Paesi, tra cui l'Italia, hanno iniziato a chiudere i voli dal Bangladesh per via dell'alto numero di viaggiatori dal Paese asiatico risultati positivi al nuovo Coronavirus una volta sbarcati, nonostante fossero in possesso di certificati di test negativi. Le autorità bengalesi hanno lanciato un'ampia campagna di indagini per arrivare alle fonti dei certificati falsi. Un altro medico è stato arrestato in precedenza ed è ora interrogato dalla polizia. 

Ricordiamo che proveniva da Dacca, ad esempio, il bengalese fermato alla stazione di Roma Termini  con febbre e tosse, che è risultato positivo al Coronavirus e che per giorni aveva viaggiato in mezz'Italia, dalla Romagna alle Marche. E appena ieri la Asl Roma 2  ha reso noto  che 14 nuovi casi di Coronavirus sono "tutti riferiti all'esito dei tamponi sulla comunità del Bangladesh richiamati al drive-in con link con voli internazionali da Dacca già attenzionati".