Mercoledì 24 Aprile 2024

Cina, ecco la portaerei Fujian. Pechino lancia l'unità navale con la catapulta magnetica

Il nome è quello della provincia cinese di fronte all'isola di Taiwan. Dopo la Liaoning e la Shandong, è la prima al mondo pronta a competere con quelle degli Usa

Roma, 17 giugno 2022 - Si chiama Fujian la nuova portaerei lanciata dalla Cina. Dopo la Liaoning e la Shandong, ecco la nuova, immensa unità della marina di Pechino, la prima pronta a competere per dimensioni, tecnologie e armamenti con quelle degli Stati Uniti d'America. Secondo quanto riferito dal network statale Cctv, l'inaugurazione della Fujinan, chiamata come la provincia cinese che si trova di fronte all'isola di Taiwan, è avvenuto con settimane di ritardo, accumulate a causa dell'ondata Covid che ha colpito Shangai e, dopo il conseguente lockdown, ha portata allo stallo dei lavori anche dei cantieri navali dove era in costruzione.

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La portaerei cinese Fujian
La portaerei cinese Fujian

Fujian: tutti i segreti della portaerei

La Fujian si presenta come la portaerei più avanzata tecnologicamente vantando, tra l'altro, un meccanismo di catapulta magnetica a differenza delle altre due, la Liaoning e la Shandong, che hanno un ponte per il decollo dei caccia disegnato come un rialzo finale. Tuttavia, ci vorranno anni prima che la portaerei Fujian possa raggiungere la sua piena capacità operativa, poiché il ministero della Difesa cinese non ha annunciato una data per l'entrata in servizio. «I test di navigazione e ormeggio saranno effettuati come previsto dopo il varo della nave», ha aggiunto la Cctv. Secondo gli esperti militari, la Cina potrebbe avere nella sua flotta tra le 5 e le 6 portaerei totali entro il 2030, periodo in cui è atteso anche il varo della prima unità a propulsione nucleare per assicurasi una maggiore autonomia di navigazione, come quelle americane.

Le immagini della portaerei Fujian arrivano in un momento molto delicato nelle relazioni fra Cina e Usa, diventate sempre più tese nelle ultime settimane a causa delle pressioni dell'Esercito popolare di liberazione (Pla) su Taiwan, considerata da Pechino una parte inalienabile del territorio cinese e destinata alla riunificazione anche con l'uso della forza, se necessario.

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