
L'esplosione (Olycom)
Roma, 12 agosto 2015 - Una forte esplosione è avvenuta nella provincia di Tianjin, nel nord della Cina, in un deposito di carburante di un'area industriale, provocando centinaia di feriti e almeno tredici morti. Lo riferisce la stampa locale, che parla di due gigantesche palle di fuoco in aria e persone in strada apparentemente coperte di sangue. Squadre di soccorritori si trovano già sul posto e i primi feriti sono già stati portati negli ospedali locali.
Secondo i primi dati i feriti sarebbero 180 ma altre fonti parlano addirittura di 400 persone coinvolte. Lo riferisce il quotidiano Beijing News, spiegando che "tra le 300 e le 400 persone sono state portate in un solo ospedale". Il quotidiano cita poi la testimonianza di tre operai, secondo i quali il numero dei feriti è molto più alto.
Nella zona, confinante con Pechino, uno dei porti più importanti del Paese, ci sono diversi impianti petrolchimici e di raffinazione del greggio. Secondo l'agenzia ufficiale Xinhua, l'incidente potrebbe essere stato causato da un carico di esplosivi che si trovavano in un terminale del porto. Le scosse causate dalla detonazione sono state avvertite a distanza di chilometri dai residenti. Le immagini diffuse dai media cinesi mostrano almeno due enormi palle di fuoco esplodere in lontananza e fiamme cadere dal cielo come fuochi d'artificio. Video pubblicati su Weibo, un social network locale, mostrano anche persone in strada apparentemente coperte di sangue.